Buone nuove da Seui: ai cancelli di partenza l’ecocentro comunale
Si risolve così anche il problema degli ingombranti che per la chiusura di una discarica ha causato disagio alla cittadinanza.
Dopo un iter burocratico durato ben sei anni, nei prossimi giorni diventerà operativa un’importante opera per la comunità di Seui.
L’ecocentro comunale, gestito sempre da Formula Ambiente, sarà aperto come da contratto della Comunità Montana per 4 ore settimanali il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
Gli orari precisi saranno comunicati la settimana prossima. Si risolve così anche il problema degli ingombranti che per la chiusura di una discarica ha causato qualche disagio alla cittadinanza.
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Ussassai, l’amara riflessione del sindaco Usai: “Tanti servizi negati e ancora senza medico”
«Mi chiedo - afferma il sindaco - a cosa si deve la causa di tutto ciò? Sarà l'esiguo numero degli abitanti? Eppure gli ussassesi, come gli altri cittadini sardi e italiani, pagano le tasse. Le abbiamo tentate tutte, per difendere un diritto fondamentale come quello alla salute, sancito dalla Carta Costituzionale».
Ad Ussassai, domani primo maggio saranno passati ben quattro mesi da quando non ha più un medico di famiglia.
A tal proposito abbiamo raccolto la testimonianza del sindaco di Ussassai, Francesco “Chicco” Usai.
Afferma il primo cittadino: «Posso fare una lungo elenco di servizi carenti e tanti altri decisamente insufficienti per il nostro paese. Si parla tanto di cercare di aiutare a mantenere in vita i centri dell’interno, ma come si può credere a queste promesse?»
«Da mesi non abbiamo uno specialista di medicina generale – spiega Usai – che tra l’altro veniva dalla sede di Seui, quindi parliamo di un’assenza di un titolare del nostro ambulatorio oramai da anni».
«Mi chiedo – continua il sindaco – a cosa si deve la causa di tutto ciò? Sarà l’esiguo numero degli abitanti? Eppure gli ussassesi, come gli altri cittadini sardi e italiani, pagano le tasse. Le abbiamo tentate tutte, per difendere un diritto fondamentale come quello alla salute, sancito dalla Carta Costituzionale».
«Sicuramente non ci arrenderemo, però credo che possiamo parlare di “furto legalizzato”, quando degli onesti e laboriosi cittadini pagano i tributi e non ricevono servizi basilari dagli enti preposti», conclude il primo cittadino.
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