C’è anche un cagliaritano fra le quattro persone per cui sono scattate le perquisizioni dei Carabinieri dei Nas in seguito a delle gravi minacce subite dal ministro Roberto Speranza.

Il cittadino sardo, insieme a uno di Torino, uno di Varese e uno di Enna, avrebbero inviato e-mail dal contenuto minaccioso al titolare del ministero della Salute.

«Invece che il lockdown ti ammazziamo la famiglia», «non la passerete liscia», «farete una brutta fine, se non lo capisci con le buone così posso anche fartelo capire nell’altro modo più brutale»: sono solo alcune delle minacce rivolte tra il 2020 e il 2021 all’esponente dell’esecutivo Conte-bis prima e Draghi poi.

Sta facendo discutere la riforma degli enti locali nell’Isola, che ha portato all’istituzione di sei province – con la reintroduzione della provincia Ogliastra – e di due città metropolitane.

Tra i contrari il sindaco di Bari Sardo, Ivan Mameli, che afferma: “Grave errore la riesumazione di tutte le province. E il problema non è Provincia di Nuoro si e Ogliastra no”.

“Stiamo reintroducendo tutte queste province – continua Mameli – senza capire come verranno alimentate finanziariamente, con quali risorse, senza che ci sia una legittimazione popolare dei futuri eletti, in totale contrasto con il volere dei cittadini che si sono già espressi sull’utilità di questo ente”.

Attacca il primo cittadino: “Usare il motto patriottico del ‘non possiamo essere subalterni a Nuoro’ è solo un pretesto per riesumare un ente provincia con tutto il suo entourage che non ha proprio senso di esistere. Se poi si pensa che per alimentare questi carrozzoni si debbano decurtare le entrate a favore dei comuni, oppure agire sulla già pesantissima leva fiscale, siamo alla follia più totale”.

“Si dice sempre che vi é un problema di gestione di viabilità sovracomunale e interprovinciale, di gestione e manutenzione degli istituti di istruzione superiore. Quindi quale sarebbe la soluzione: ricreare delle strutture che solo per rimanere in piedi hanno dei costi che superano di gran lunga quello per affrontare queste problematiche? Per favore non scherziamo, non é periodo”.