Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 153 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 940.336 tamponi, per un incremento complessivo di 4.558 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 3%.

Si registrano due nuovi decessi (1.218 in tutto). Sono invece 173 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+1), mentre sono 26 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.030. I guariti sono complessivamente 29.098 (+89), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185.

Sono 43.730 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.

Sul territorio, dei 43.730 casi positivi complessivamente accertati, 10.906 (+60) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.907 (+10) nel Sud Sardegna, 3.596 (+8) a Oristano, 8.587 (+40) a Nuoro, 13.734 (+35) a Sassari.

Compie oggi 52 anni uno degli attaccanti più prolifici e amati della recente storia del Cagliari, Luis Airton Oliveira Barroso, meglio noto come Lulù Oliveira.

L’attaccante, nato a Sao Luis (Brasile) il 24 marzo 2020, si trasferì a 15 anni in Belgio, dove fu portato da un procuratore per giocare a calcio. Fu tesserato dall’Anderlecht e acquisì la nazionalità belga dopo essere stato naturalizzato.

Al Cagliari arrivò nella stagione 1992-1993: il Cagliari rimase stregato dalle sue prodezze dopo la visione di una semplice videocassetta. Il suo cartellino costò ben 6 miliardi di Lire, cifra allora molto importante per una squadra come il Cagliari.

In quattro stagioni divenne il punto di riferimento dell’attacco rossoblù, segnando 41 gol su 121 partite. Nell’estate del 1996 la Fiorentina lo prelevò per 9 miliardi più la cessione di Giacomo Banchelli.

Al Cagliari rientrò nella stagione 1999-2000 ma non riuscì nell’intento di salvare i sardi dalla retrocessione. Fu una stagione molto negativa, che non allontanò però il “balgabrasiliano” dalla sua terra di adozione, la Sardegna.

A Muravera la sua seconda casa. Con la formazione del Sarrabus disputò la sua ultima stagione da calciatore e le sue prime da allenatore.