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«La Sardegna ancora nel pieno della seconda ondata Covid», insieme ad altre quattro regioni

A indicare che l’indice Rt oggi è pari a 0,99 in Italia (l’indice cioè che comunica quante persone possono essere contagiate da un individuo che ha l’infezione), sono i calcoli del fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, raggiungendo un risultato simile a quello fornito dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

“L’individuazione delle zone rosse, gialle e arancioni parte dal valore dell’indice Rt, ma non considera il grado di sviluppo dell’epidemia sul territorio”, osserva Battiston. “Va invece inclusa nella valutazione la quantità dei casi positivi nella regione perché sono i due valori insieme che determinano quanto rapidamente può ripartire l’epidemia con il rischio di saturare il sistema sanitario territoriale”.

Sono cinque (Veneto, Sardegna, Puglia, Marche e Trentino), secondo Battiston, le regioni ancora nel pieno della seconda ondata, dieci quelle con un’epidemia in fase discendente sia pure con diverse velocità, mentre sei (Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta) hanno sostanzialmente superato la seconda ondata. L’analisi confronta il numero degli infetti in atto sia rispetto al picco del 27 novembre sia rispetto al 29 settembre. Nel primo caso a livello nazionale si registra un calo del 28%, da 805.000 agli attuali 577.000, mentre rispetto ai circa 50.000 casi del 29 settembre il numero di infetti in atto è oggi ancora 11,5 volte più alto.

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