Visto le conseguenze dell’emergenza COVID, L’associazione di volontariato ANTEAS OGLIASTRA storna, dalla propria cassa, la somma di 5000 € per finanziare i progetti “Momenti Solidali”, “Aiuto alimentare Domenica 20 Dicembre 2020”, “Aiuto alimentare emergenza 2020” e “Spesa diffusa 2020”.

“Spesa diffusa 2020”

Si tratta di una spesa di €2500.00 di prodotti alimentari di prima necessità che si sta distribuendo alle famiglie bisognose nei 23 paesi dell’Ogliastra dai volontari residenti in ogni paese.

“Aiuto alimentare Domenica 20 Dicembre 2020”

L’Anteas Ogliastra e le tre parrocchie di Tortolì organizzano una raccolta di beni di prima necessità per sostenere alcune famiglie del territorio che vivono un periodo di forte difficoltà causato dalla crisi economica e dallo stato di emergenza dovuto alla pandemia. L’Anteas Ogliastra, con il coordinamento dell’Anteas Sardegna, ha deciso di contribuire con il sostegno dei volontari e con il contributo per l’acquisto di alimenti come riso, zucchero, pasta e olio. L’Anteas Ogliastra contribuisce con 70 pacchi alimentari con un costo di 1000 € e presenza dei propri volontari.

“Momenti solidali”

Il servizio “momenti solidali” vorrebbe concedere un momento di incontro e di confronto sui problemi pertinenti alla persona. In questa occasionane verranno regalati dei panettoni alle persone non autosufficienti e famiglie in difficoltà in occasione delle feste natalizie.

“Aiuto alimentare emergenza 2020”

n collaborazione con la Caritas abbiamo messo a disposizione € 1000,00 per l’acquisto di prodotti alimentari da consumare per la preparazione dei pasti caldi per gli ospiti della Caritas.

Nei primi anni del 2000, mentre ad Olbia si portavano avanti degli imponenti lavori volti alla costruzione di un tunnel stradale, vennero trovati, durante gli scavi, ben 24 relitti di navi romane e medievali.

Le imbarcazioni di origine romana sono state datate tra il I e il V secolo. La più antica, risalente al periodo in cui Nerone era imperatore, al momento del ritrovamento, si trovava ancora in quello che fu il cantiere navale.

Come spiega molto bene A. Caocci nel suo libro edito da Mursia “La Sardegna”, la scoperta rese entusiasti gli archeologi perché la nave più grande, tra quelle ritrovate, misurava più di trenta metri e perché tra i reperti ne venne archiviato uno che è stato definito “unico al mondo”: i frammenti di un timone.

Insomma, una vera e propria flotta, che, come spiega Caocci “probabilmente era stata sorpresa nel porto dai Vandali, quando questi avevano invaso la Sardegna mettendo a ferro e fuoco le zone costiere, tra cui Olbia”.