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Il mondo in Ogliastra. La storia di Alexandra Redmond, dall’Inghilterra a Jerzu: “Sardegna paradiso in cui poter vivere felici”

Alexandra Redmond, 50 anni, di Brighton in Inghilterra, è un insegnate di Yoga e Meditazione. Dieci anni fa, lei e suo marito, decisero di trasferirsi in Ogliastra, in particolare a Jerzu, spinti dall’amore verso la cultura, la storia e i territori sardi. Ma ciò che li spinse a trasferirsi in Sardegna, più di ogni altra cosa, era la voglia di trovare un luogo che potesse donare loro pace interiore e una vita tranquilla.  

La sua storia

 

Quando siete venuti in Sardegna per la prima volta?

Siamo venuti in Sardegna per la prima volta nel dicembre 2008 in vacanza. Abbiamo in quell’occasione scoperto quest’isola bellissima. Abbiamo girato quasi tutta la Sardegna durante il viaggio e ci siamo letteralmente innamorati. 

Questo è il motivo che vi ha spinto a trasferirvi qui?

Sì. Quando mio marito è entrato in pensione, abbiamo avuto la necessità di cercare un luogo che ci desse più tranquillità, rispetto al caos dell’Inghilterra. Avevamo preso in considerazione diverse opzioni europee, dalla Grecia alla Spagna, ma è stato difficile perché l’Europa ci piaceva tutta. Alla fine abbiamo guardato su Google Maps tantissimi luoghi nel mondo, soprattutto cercando posti che non avevamo mai preso in considerazione: da lì la scoperta di un’isola al centro del Mediterraneo che da subito ci affascinò moltissimo. Quindi avevamo iniziato ad indagare sulla Sardegna, sulla sua cultura e tradizioni, decidendo alla fine di fare quel viaggio di cui ho parlato. Quello che abbiamo scoperto era, per noi, un vero e proprio paradiso: aria fresca e pulita, montagne verdi, spiagge bellissime, sole caldo anche d’inverno e gente accogliente e amichevole. In quel periodo abbiamo capito che quello era il posto giusto per noi. Infatti due anni dopo, nel 2010, abbiamo fatto le valigie e ci siamo trasferiti qui. 

 

Adesso abitate a Jerzu. Avete trovato ciò che vi aspettavate?

Jerzu è un bellissimo paese per me, e la Sardegna non ha deluso le nostre aspettative. Non viviamo all’interno del paese ma in una casa in campagna e questo rappresenta il posto perfetto per vivere: una giusta via di mezzo tra la montagna e il mare. In campagna la vita è semplice e tranquilla. Abbiamo un piccolo orto, alberi da frutta e un piccolo giardino.

Ogni mattina veniamo svegliati dal canto degli uccelli e ci sentiamo così fortunati. Inoltre abbiamo dei vicini favolosi, sono sempre disponibili e gentili con noi, ma soprattutto, ci hanno aiutato ogni volta che ne avevamo bisogno e ci hanno fatto sentire sempre i benvenuti. Per noi la Sardegna è un’isola meravigliosa, ovunque tu vada c’è una bellezza naturale e selvaggia, i mari cristallini, montagne spettacolari, canyon e cascate. Per non parlare della sua storia e la sua cultura. Questa terra è sacra e per me è stata veramente utile per guarire la mia anima e trovare la pace interiore.

Sei un’insegnate di Yoga e Meditazione. Da cosa è nata questa tua grande passione?

La mia passione per lo Yoga è nata circa 25 anni fa. Ho passato degli anni molto difficili, in cui la depressione ha fatto da padrona. Ho seguito un percorso terapeutico molto lungo e ho assunto vari antidepressivi ma questo non mi ha mai, del tutto, aiutato veramente. Non riuscivo ad uscire dall’oscurità. Poi ho scoperto lo Yoga e la Meditazione: sono state la mia cura. Ci sono voluti molti anni di pratica ed impegno, ma queste pratiche mi hanno aiutato a scoprire la mia natura e un modo di vivere più sano ma soprattutto positivo. Per questo motivo nel 2008 ho deciso di diventare un’insegnante, volevo condividere tutto ciò che avevo imparato, sperando di aiutare altre persone a trovare una vita più serena dal punto di vista psicologico. Ripeto che per me tutto questo è stato fondamentale: adesso vivo una vita piena e felice.

Lo Yoga e la Meditazione hanno influito sulla tua scelta di essere vegana?

Per me essere vegana non è stata una scelta ma è ciò che sono e che mi rappresenta. Sono vegetariana dall’adolescenza perché ho sempre amato gli animali e l’idea di mangiarli è sempre stata fuori discussione.  Come insegnante di yoga esiste una pratica yogica chiamata “Ahimsa”, che significa non nuocere e non usare violenza. Ciò significa che provo a vivere una vita in cui cerco di provocare la minima quantità di sofferenza e danno possibile nel mondo. È praticamente impossibile non avere impatti o non causare danni durante la nostra esistenza, ma in particolare adesso, in piena emergenza climatica ed epidemica, mi sento in obbligo di contribuire al benessere del pianeta cercando di eliminare il più possibile la sofferenza animale e ambientale. 

In Sardegna, in particolare in Ogliastra, puoi seguire al meglio la dieta vegana?

Qui in Sardegna è semplice seguire la mia etica vegana dentro casa. Abbiamo un nostro orto e c’è abbondanza di frutta e verdura e qualunque tipo di cereali e legumi. Ordino online altri ingredienti vegani che sono più difficili da trovare qui sull’isola. Purtroppo non è facile, invece, andare a cena o a pranzo fuori. Ho notato che, in particolare in Ogliastra, c’è poca comprensione ma soprattutto poche opzioni nei ristoranti per le persone vegane come me. Invece a Cagliari ho trovato alcuni ristoranti vegani o vegetariani. Fortunatamente non mi piace andare a mangiare fuori troppo spesso, preferisco cucinare, quindi per le occasioni speciali vado nel capoluogo. 

 

Avete avuto altre difficoltà quando vi siete trasferiti qui?

Sì, ma sono state le classiche difficoltà che tutti possono avere quando ci si trasferisce in un paese che non ha la tua stessa cultura, lingua e tradizioni. Quindi inizialmente abbiamo avuto difficoltà per tutto, dall’andare dal medico, al comprare una macchina o la casa. Ma devo dire che abbiamo sempre trovato il Comune, l’Ufficio Entrate e le persone in generale, molto disponibili e pazienti nei nostri confronti. La lingua e la burocrazia italiana non sono state facili da imparare. Soprattutto per quanto riguarda la burocrazia, si differenzia tantissimo da quella inglese. Però ne è valsa la pena perché i sardi sono un popolo accogliente e la Sardegna unica. 

Avete mai pensato di tornare in Inghilterra? Cosa vi manca di più?

Ci sono due cose che mi mancano dell’Inghilterra. La prima, e la più importante, è la mia famiglia. Ho due figli e durante gli ultimi 10 anni il più piccolo mi ha dato due nipotini. Mi dispiace non essere tanto presente nelle loro vite, specialmente e ovviamente in quest’ultimo anno di pandemia. Purtroppo è dall’estate del 2019 che non vedo i miei cari e per me sta diventando difficoltoso continuare a vivere lontana da loro. Come molte altre persone in questo momento, il peso di non poter abbracciare e vedere la famiglia è veramente opprimente. Per questo motivo, nonostante per me la Sardegna sia un paradiso, sto pensando di ricongiungermi con i miei cari e ritornare a vivere in Inghilterra. La seconda cosa che mi manca, sembrerà strano, è la burocrazia inglese. Qui in Italia è tutto molto complicato, mi sembra che il Governo scoraggi gli autonomi e gli imprenditori. Investire in un’attività è molto difficile se non impossibile, parlo ovviamente della mia esperienza personale. Mentre in Inghilterra, da questo punto di vista, la vita è molto più semplice.

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