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Il pm procede con la richiesta di rinvio a giudizio per la rivolta del latte. Presto a Nuoro sit in di protesta: “I pastori non si arrestano”

Il pubblico ministero procede con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di quattro pastori, tre dei quali difesi dagli Avv. Lai, Sollai, Zuddas e Cabras, per la protesta svoltasi a Lula il 13 febbraio 2019, con fissazione dell’udienza preliminare per il prossimo 12 ottobre, ore 9:00, presso il Tribunale di Nuoro.

Sulla richiesta di rinvio a giudizio deciderà, questa volta, il giudice per l’udienza preliminare Dott. Cannas.

Per gli stessi fatti un altro giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro, ha confermato l’archiviazione nei confronti di altri tre partecipanti alla medesima manifestazione.

Le ipotesi delittuose contestate sono blocco stradale e organizzazione di manifestazione non autorizzata, con l’aggravante delle più persone riunite.

«Vogliamo ricordare in questa occasione che le proteste sono state provocate dallo sfruttamento di cui sono vittima i pastori sardi, che vedono il loro lavoro umiliato da un pagamento irrisorio del latte. E che in tutti questi mesi, nonostante si sia fermata la mobilitazione, le promesse non sono state rispettate lasciando che i prezzi rimanessero bassissimi e non facendo niente per rendere strutturale un pagamento equo degli stessi – scrivono i membri dell’Associazione Libertade –  Per tutto questo invitiamo la popolazione a partecipare al sit-in davanti al tribunale di Nuoro, dalle ore 9:00, consci dell’importanza che la solidarietà tra i cittadini comuni e i soggetti colpiti dalla repressione sia il migliore strumento per non lasciare nessuno solo ad affrontare i procedimenti penali per fatti derivanti da legittime proteste».

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