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Il sindaco di Tertenia Giulio Murgia: “Habemus PUC, la Regione ha dato l’ok”

Tertenia ( foto P.P.Serra)

Tertenia ( foto P.P.Serra)

Lunedì 22 novembre la Direzione Generale dell’Assessorato all’Urbanistica Regionale ha dichiarato coerente alle norme sovraordinate il Piano Urbanistico Comunale (PUC), autorizzando il Comune di Tertenia alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Sardegna (BURAS) per l’entrata in vigore , pubblicazione che avverrà verosimilmente giovedì prossimo.

Con questo ultimo passo si chiude un procedimento lungo e tortuoso, fatto di studi, di idee, di incontri e di scontri.

«Come ribadito nelle varie sedute consiliari il PUC non può essere considerato un punto di arrivo, ma deve essere inteso come la base normativa su cui fondare il rilancio economico del territorio, in quanto la certezza delle regole è un elemento fondamentale per ogni tipo di investimento – afferma il sindaco di Tertenia Giulio Murgia –  Il PUC di Tertenia è stato redatto con l’intento di dare alla Comunità uno strumento che diventi la forma strutturale di un piano economico sinergico e partendo da questo presupposto, il nuovo strumento urbanistico cerca di dare soluzioni pratiche e soprattutto attuabili a diverse problematiche del territorio Terteniese.  L’approccio del singolo sulla materia urbanistica è solitamente legato ad una sensibilità relativa al concetto di proprietà, per rendere meglio l’idea, il singolo fa semplicemente un operazione matematica legata alla moltiplicazione dei metri quadrati di proprietà con i metri cubi realizzabili».

«Questo legittimo ragionamento non può comunque essere il presupposto del pianificatore, nel caso di specie il Comune, che deve intendere il ruolo, appunto di pianificatore, mirato all’interesse collettivo e all’interno di questo il singolo ricerca il proprio interesse.  Il PUC nasce con la consapevolezza che l’interesse collettivo per poter, comunque, essere perseguito deve veicolarsi all’interno di un quadro di regole applicabili sia dal punto di vista formale che soprattutto dal punto di vista di tutti gli interessi in gioco, siano essi pubblici o privati. Ne consegue che il paradigma pianificatorio si contraddistingue dall’equilibrio delle aspettative programmate innescando azioni del singolo che nel perseguire il proprio e legittimo interesse persegue l’interesse collettivo» spiega Murgia.

 

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