Sono 6.476 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 221 nuovi casi, 147 rilevati attraverso attività di screening e 74 da sospetto diagnostico.

Si registrano tre decessi, un uomo di 79 anni residente nel nord Sardegna, uno di 85 del Sud Sardegna e uno di 76 della Città Metropolitana di Cagliari.

In totale sono stati eseguiti 233.027 tamponi con un incremento di 2.016 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 226 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+16 rispetto al dato di ieri), mentre è di 34 (+1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 3.426. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.564 (+31) pazienti guariti, più altri 49 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 6.476 casi positivi complessivamente accertati, 1114 (+70) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 954 (+58) nel Sud Sardegna, 507 (+21) a Oristano, 954 (+22) a Nuoro, 2.947 (+50) a Sassari.

La sindaca di Dorgali Maria Itria Fancello lancia l’allarme sull’aumento dei casi di positività al Covid-19 nel paese del nuorese ed è molto dura sulle comunicazioni emanate da parte dell’ATS.

Afferma la prima cittadina: “Come tutti voi sapete, stanno aumentando nella nostra comunità i casi di positività al Virus Sars-Cov-2.  Le comunicazioni da ATS non funzionano ancora a dovere, quindi devo comunicarvi dati che non sono totalmente sicuri. Ribadisco nuovamente che tutto questo è vergognoso.”

Aggiunge la sindaca: “Abbiamo comunicazione ufficiale di positività per 11 persone, più circa 15 comunicate solo a voce dai diretti interessati. Sono interessati diversi nuclei familiari e quasi tutte le fasce di età.”

Fancello lancia un appello alla cittadinanza: “Vi chiedo uno sforzo ulteriore per limitare questa epidemia sanitaria e socio-economica: lavatevi spesso le mani o disinfettatele, non toccate bocca e occhi, o se lo fate lavatevi subito le mani. Evitate assembramenti, limitando le occasioni di incontro con le persone al di fuori dei vostri contatti stretti e
indossate la mascherina.”

Continua la massima autorità sanitaria dorgalese: “Vi chiedo di avere grande rispetto per tutte le attività economiche dorgalesi : produttive, commerciali, di servizi alla persona. Per loro e per i loro dipendenti una eventuale chiusura anche solo in attesa di effettuare i tamponi o peggio l’isolamento di 10/14 giorni in caso di positività sarebbe una stangata inaccettabile dopo i mesi di lockdown.”

Conclude la sindaca, con un antico e saggio modo di dire in Lingua Sarda: “Chie timet si sarvat – chi è previdente si salva (Ndr) -. Per la salute e per l’economia.”