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Caso Becciu-Marogna: la “dama del cardinale” chiama Le Iene. «I soldi ricevuti? Compenso di un mio anticipo»

Continua a far parlare di sè Cecilia Marogna, la 39enne cagliaritana invischiata nei traffici del cardinale Becciu. Se da una parte lei si è definita “pacco bomba” (“un oggetto di contesa per vicende esterne alle mura vaticane”), dall’altra il cardinale ha dichiarato di essere al contrario stato truffato proprio da lei, l’analista geopolitica come si definiva, cui ha versato ben 490 mila euro di soldi della Chiesa.

La Marogna ha telefonato a Le Iene per cercare ancora una volta di chiarire la sua posizione. La donna, titolare della misteriosa società umanitaria slovena Logsic e legata al cardinale al centro della vicenda che ha investito la santa sede, sostiene che Becciu ha versato i famigerati 490 mila euro alla sua società come contributo per missioni umanitarie e per aver costruito una rete di relazioni al fine di proteggere missioni cattoliche da cellule terroristiche.

Inutile aggiungere che la metà di quei soldi sono finiti in beni di lusso (poltrona Frau, scarpe Tod’s, profumi Chanel etc) tra cui la famosa borsetta acquistata, a quanto detto dalla Marogna, per ” la moglie di un nigeriano che l’aveva aiutata a dialogare in loco” e che la società slovena ora come ora risulta fantasma.

La Marogna al telefono con un giornalista de Le Iene sostiene che quei compensi sono stati da lei ricevuti nel 2018 per lavori già eseguiti: “I report delle mie spese ci sono, si tratta di 220 mila pounds per pagare gli operatori in area”. In realtà di quelle attività non si sa nulla e di quei pagamenti in loco non c’è traccia.

 

 

 

 

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