Sono 4.742 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 134 nuovi casi, 116 rilevati attraverso attività di screening e 18 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 161 in tutto.

In totale sono stati eseguiti 209.088 tamponi, con un incremento di 2.555 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 133 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+4 rispetto al dato di ieri), mentre 23 (+4) sono i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.413. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.989 (+37) pazienti guariti, più altri 23 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 4.742 casi positivi complessivamente accertati, 744 (+38) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 523 (+13) nel Sud Sardegna, 368 (+11) a Oristano, 703 (+26) a Nuoro, 2.404 (+46) a Sassari.

Altre due persone positive al coronavirus ad Arzana, a comunicare la notizia il sindaco Marco Melis.

Dice il primo cittadino: «Con l’arrivo degli esiti dei tamponi processati, aumentano anche i casi di positività, che oggi salgono a 9. Vista la mappa dei contatti era presumibile un risultato del genere.»

Melis avvisa: «Non escludiamo un incremento di positivi anche nei prossimi giorni, anche se confidiamo nel fatto di avere circoscritto i contagi grazie all’isolamento delle persone entrate in contatto con i primi positivi.»

Il sindaco inoltre ha adottato le dovute contromisure per arginare i contagi: «A titolo precauzionale, dal momento che alcuni bambini sono entrati in contatto con persone positive, oggi ho disposto la chiusura della scuola dell’infanzia fino al 18 ottobre.»

Il primo cittadino arzanese lancia un messaggio: «Anche se considero questa fase molto delicata, invito tutti a mantenere la giusta tranquillità per affrontare nel migliore dei modi le prossime giornate. Non amo creare allarmismi e ho sempre contestato chi usa questo tipo di atteggiamento che non produce nessun risultato se non il caos e, spesso, angoscia nelle persone.»

Melis rende noto di aver inoltrato l’ordine dei kit per eseguire i tamponi rapidi antigenici a tutta la popolazione residente e a alle persone che per motivi di lavoro frequentano la nostra comunità.

Conclude il sindaco: «Sono certo che, facendo ognuno la propria parte, presto potremo lasciaci alle spalle questa brutta parentesi della nostra storia.»