Le voci si susseguivano da diverse settimane, ma senza ufficialità. Adesso invece c’è la conferma, martedì dopo il CDA, sono stati convocati i sindacati e poi sono stati informati i lavoratori.
Non ci sono per ora esuberi e comunque gli impianti non si fermeranno, ma visto il crollo del costo del petrolio e soprattutto il calo dei consumi, causa Covid, l’azienda procederà a mettere in cassa integrazione i lavoratori a rotazione.
Naturalmente tra i lavoratori c’è grande preoccupazione, un intero paese vive dell’attività della Saras. Tutti si augurano che la crisi sia passeggera, per la giornata di oggi si aspettano le decisioni definitive.