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Pronto Soccorso di Nuoro. Mara Lapia (M5S) : “Due medici in turno, il servizio è al collasso”

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Sono appena due i medici in turno al Pronto soccorso dell’ospedale di Nuoro per un numero di accessi che raramente scende sotto il centinaio al giorno. Questa situazione, accompagnata da una cativa organizzazione degli spazi, sta portando l’importante servizio ospedaliero al collasso.

Lo denuncia la deputata del Movimento 5 stelle Mara Lapia che punta l’indice contro la direzione della Assl di Nuoro, ritenuta responsabile della mancata soluzione di una  situazione  caratterizzata da innumerevoli  criticità. Criticità che, già presenti prima della pandemia  Covid 19,  sono aumentata a dismisura tanto più che gli specialisti non solo devono occuparsi delle emergenze, e tra queste dei pazienti che vengono trasferiti nei posti letto  dell’Obi (osservazione breve intensiva),  ma anche occuparsi dei casi  sospetti che continuano ad arrivare al Pronto soccorso.

«Tutto questo – incalza la deputata Lapia – avviene senza un’adeguata dotazione organica: secondo  quanto previsto dalla riforma ospedaliera del 2015 – i medici del pronto soccorso dovrebbero essere almeno 16. Ora , invece , al San Francesco si lavora a ranghi quasi dimezzati con carichi di lavoro massacranti per gli operatori sanitari. Ma ci sono problemi anche nell’organizzazione degli spazi:  non è possibile gestire al meglio la situazione perché l’area riservata ai sospetti, che vengono sottoposti ad un triage dedicato, non è assolutamente adeguata. Cosa succederà, poi, con l’arrivo dell’autunno e la comparsa delle sindromi influenzali e parainfluenzali che hanno sintomi confondibili con quelli del Covid 19?».

Per la parlamentare, dopo i proclami dei vertici dell’azienda sociosanitaria nuorese,  è arrivato il momento di trovare una soluzione definitiva.  «Il direttore Grazia Cattina – sottolinea Lapia – si è impegnata, a parole, a risolvere questo drammatico stato di cose. Occorre che si proceda senza indugi alle assunzioni per restituire al Pronto soccorso la piena operatività. Tale, purtroppo,  è l’incapacità  gestionale e organizzativa dei vertici Assl che sono pronta a chiedere al sottosegretario della Difesa Giulio Calvisi l’invio al San Francesco dei medici militari:  non voglio che si metta ancora a rischio il diritto alle cure dei cittadini di Nuoro e della  provincia».

 

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