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Turismo nell’Isola: in Sardegna il dato peggiore d’Italia, presenze giù dell’80%

Il Coronavirus miete altre vittime: in Sardegna calo di presenze dell’80 per cento, è il dato peggiore d’Italia. Forse uno spiraglio per luglio e agosto dove le prenotazioni piano piano aumentano.

Come riporta Ansa, le presenze rispetto allo stesso periodo del 2019 sono in calo in tutte le regioni: le perdite più gravi in Sardegna (-80%), nel Lazio e in Molise (-75%) e in Campania e Basilicata (-70%). Non va molto meglio in Friuli Venezia Giulia (-65%) e Sicilia (-60%), Calabria (-55%), Veneto e Abruzzo (-50%). Cali del 45% in Liguria e Marche, del 40% in Emilia Romagna e Puglia, del 30% in Toscana.

“Per gli imprenditori balneari la stagione estiva – dice all’Ansa Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio – è iniziata in ritardo e con la concentrazione delle presenze nei fine settimana. I più fortunati hanno avuto le autorizzazioni per allestire le proprie strutture soltanto a maggio inoltrato per poter, poi, aprire i cancelli a fine mese. Ma solo nella seconda metà di giugno i primi turisti hanno iniziato ad usufruire dei servizi di spiaggia, erogati sempre tenendo conto dei protocolli di sicurezza. Buone le presenze nei week-end, ma i numeri riscontrati non sono assolutamente sufficienti per risollevare i conti dopo una primavera totalmente mancata”.

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