Il sindaco di Milano Beppe Sala non ritratta quanto affermato ieri rispetto all’idea lanciata dal presidente della Regione Sardegna Christian Solinas di chiedere un certificato sanitario ai turisti in arrivo nell’Isola.

Non solo. In un’intervista rilasciata oggi al quotidiano La Stampa rincara la dose.

«Ho chiesto solo di fare chiarezza. E ho aggiunto, da cittadino, che se qualcuno mi obbliga a fare il test per andare a casa sua io preferisco rinunciare – ha detto Sala -. Solinas parla di test. Ma quali test? E come? Il tampone? Il sierologico? E quale? Il pungidito o il test del sangue? Lo sa che oggi farlo nelle strutture pubbliche è quasi impossibile e in quelle private difficile? Ha stabilito un protocollo? Io sto chiedendo ai miei cittadini dei sacrifici. Ma devo dare loro delle certezze».

Poi la frase che sta già facendo discutere, non poco, sul web: «Credo che la ripartenza non sia solo una questione sanitaria ma anche economica e sociale. Non penso che la Sardegna possa vivere solo di turismo autoctono. Sono i milanesi che, almeno in parte, l’hanno inventata come meta turistica. Non dico che i sardi debbano esserci riconoscenti, ma trattarci da untori, no».

Nel consueto appuntamento sulla sua pagina Facebook, il Sindaco di Milano, noto in questa emergenza soprattutto per aver sottovalutato il rischio contagio all’inizio dell’epidemia con il suo slogan “Milano non si ferma”, questa mattina si è lamentato della richiesta di alcuni governatori di cui non ha voluto fare i nomi, di pretendere un certificato di negatività per poter entrare nel proprio territorio.

«Vedo che alcuni presidenti di Regione come per esempio Toti, presidente della Liguria, dicono che accoglieranno a braccia aperte i milanesi, altri, non li cito, chiedono una patente di immunità o qualcosa del genere. Parlo da cittadino prima ancora che da primo cittadino, io però prima di prenotare per andare in vacanza – minaccia Sala- di questo me ne ricorderò». Anche se il sindaco Sala non cita espressamente i governatori è chiaro che si riferisce a quello della Sicilia e a quello della Sardegna.

Quest’ultimo non ha fatto attendere la sua risposta e per quanto ancora non ci sia una decisione in merito alla certificazione da richiedere ai turisti, Solinas ha risposto al primo cittadino di Milano: «Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia. Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività». Il Governatore sardo ha poi ribadito che l’eventuale certificato a seguito di un test sarebbe una garanzia in più anche per il turista, che potrebbe arrivare nell’Isola e godersi la vacanza senza preoccupazioni.