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Lanusei, mancano i medici nel reparto di rianimazione: intervengono i consiglieri regionali

 

Proprio ieri le organizzazioni sindacali ogliastrine e quelle di settore denunciavano la situazione critica in cui versa l’ospedale di Lanusei, una struttura sanitaria di grande importanza per l’intero territorio dell’Ogliastra che, tuttavia, sta subendo da diverso tempo azioni di depotenziamento e indebolimento.

Infatti, quasi tutti i reparti si trovano attualmente sotto organico, con un numero di medici e operatori sanitari ridotto, al punto da poter garantire le sole prestazioni minime.

In particolare, sono state segnalate forti preoccupazioni anche dalle OO.SS. per le condizioni di lavoro dei medici impegnati nel reparto di anestesia e rianimazione del P.O. di Lanusei, perché attualmente risultano essere operativi nel reparto otto medici oltre al primario, a fronte delle quattordici unità necessarie per soddisfare il fabbisogno stabilito dalla pianta organica.

Le prestazioni del reparto sono garantite solo grazie allo spirito di sacrificio delle nove unità di personale attualmente impiegate che si sottopongono a turni massacranti rinunciando anche a ferie e permessi.

Le condizioni di lavoro del personale medico presente in reparto, quindi, non appaiono in linea con le direttive stabilite dai contratti collettivi di categoria e con le norme generali del diritto del lavoro, nonché con i dettami sovraordinati di cui all’art. 36 della Costituzione. Le numerose deroghe alle normali condizioni di lavoro sono giustificate dal fatto che anche l’assenza di un solo anestesista determinerebbe la chiusura dell’intero reparto, rischio che non è possibile correre soprattutto in questa fase emergenziale legata al COVID-19 giacché la rianimazione del presidio ospedaliero di Lanusei costituisce l’attuale punto di riferimento NO-COVID per il Centro e Nord Sardegna, avendo anche preso in carico pazienti provenienti dagli ospedali di Olbia, Sassari e Nuoro.

I consiglieri regionali dem ( Corrias, Ganau, Deriu, Comandini, Meloni, Moriconi, Piano e Piscedda) quindi, con una interrogazione, sostengono sia «necessario provvedere con la massima urgenza al potenziamento dell’organico del reparto attraverso gli istituti del trasferimento temporaneo in comando da altri ospedali di almeno due unità, che potrebbero garantire il servizio in sicurezza in attesa dell’espletamento del concorso bandito nel mese di dicembre 2019 dall’Azienda Tutela della Salute ATS Sardegna, o applicando l’art. 10 “Mobilità d’ufficio” prevista dal “Regolamento Unico ATS – Gestione del Personale”. Chiedono, poi, di interrogare il Presidente della Giunta e l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dall’Assistenza Sociale per sapere se intendano attivare misure urgenti finalizzate al potenziamento dell’organico del reparto di anestesia e rianimazione del presidio ospedaliero “Nostra Signora della Mercede” di Lanusei in attesa che vengano espletate le procedure di concorso bandite nel mese di dicembre 2019 dall’Azienda Tutela della Salute ATS Sardegna, per sapere quali misure urgenti intendano attivare quali siano i tempi previsti».

 

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