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(VIDEO) Migliaia di controlli con i termoscanner all’aeroporto di Cagliari. Ecco come si svolgono

Negli aeroporti di Cagliari e Alghero (Olbia è ancora chiuso fino al 13 marzo) vengono svolti quotidianamente fino a 4.500 controlli termici per rilevare la temperatura ai passeggeri. Oltre 600 le chiamate gestite dalla Protezione civile dall’inizio dell’emergenza. Ecco, nel video, come si svolgono i controlli quotidiani all’aeroporto di Cagliari per scongiurare il contagio da coronavirus.

Nello scalo cagliaritano ci sono 3 termometri a laser, manuali e un termoscanner montato su drone, tutti messi a disposizione dalla Protezione Civile per i controlli dovuti all’emergenza Coronavirus. Quelli manuali vengono puntati sulla fronte dei passeggeri e rilevano la temperatura in pochi secondi, a distanza senza entrare in contatto diretto con le persone. Un ulteriore controllo è effettuato dalla telecamera posta sul drone, che proietta le immagini su un monitor delle persone: se queste hanno temperatura corporea fino a 37.50 appaiono gialle, se il colore vira al rosso significa che la persona ha la febbre. Entro la fine della settimana arriverà un altro sofisticato termoscanner dal valore di 16mila euro acquistato dalla Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto.

I passeggeri si sottopongono volentieri ai controlli, qualcuno indossa la mascherina, ma sono pochi. Come testimoniano anche gli operatori della Protezione Civile, le persone sembrano tranquille, tutti capiscono che tratta di misure necessarie e nell’interesse di tutti.

 

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