Sulla paventata chiusura degli sportelli della Motorizzazione di Nuoro, si esprime il Consiglio di Presidenza di Confindustria Sardegna Centrale.
«La vicenda della Motorizzazione civile di Nuoro è l’ennesimo schiaffo a un territorio che ha già subito e continua a subire pesanti ridimensionamenti in termini di presidi e servizi pubblici. Collaudi, patenti, autorizzazioni, servizi importanti che sono il pane quotidiano per molte aziende, procedono da mesi a singhiozzo fin quasi al blocco totale. Nonostante le promesse e le rassicurazioni, in tutti questi mesi non è stata trovata una soluzione operativa al fine di salvaguardare uno sportello fondamentale per cittadini e imprese che nel territorio vivono, lavorano e pagano le tasse, al pari di altri cittadini e imprese.
Ma il problema è più ampio. Di fatto, e non da oggi, siamo diventati cittadini e imprese di Serie B. Nonostante si parli tanto di spopolamento e di aree interne, nessuna politica regionale e nazionale in tutti questi anni è riuscita nei fatti, con misure concrete e al di là degli annunci, ad arginare il fenomeno, che invece diventa anno dopo anno più grave.
Siamo arrivati al capolinea: le criticità anziché risolversi si aggravano. I cittadini e i giovani scappano, le aziende faticano in tutti i settori, anche e soprattutto perchè non sono messe nelle condizioni di operare in modo competitivo. Di fronte a questo, l’unica soluzione dello Stato sono i tagli.
È sconfortante fare impresa e vivere in un territorio in cui si assiste da tempo a un totale disimpegno dello Stato su ogni fronte. La smobilitazione è progressiva, questo della Motorizzazione è soltanto l’ultimo dei casi.
Serve una riflessione seria da parte di tutti. Facciamo un appello a tutte le forze economiche e sociali».