Ancora oggi, il servizio di emodinamica del Nostra Signora della Mercede di Lanusei è inattivo a causa di un ultimo semplice passaggio, necessario per l’accreditamento. Da due settimane, per questo motivo, i cardiopatici ogliastrini stanno protestando portando avanti un pericoloso sciopero della fame e dei farmaci salvavita.

Il consigliere regionale ogliastrino Salvatore Corrias è nuovamente intervenuto sul tema sollecitando l’assessore alla sanità Mario Nieddu e il Direttore Generale della Sanità Marcello Tidore a intervenire d’urgenza.

Riportiamo integralmente il testo del sollecito:

«Illustrissimo Direttore Generale,
con la presente, faccio seguito alla richiesta di pari oggetto inviata ai Vostri uffici in data 9 gennaio 2020, tramite posta elettronica certificata. Spiace rilevare che, nonostante l’urgenza di entrare in possesso della documentazione richiesta, ad oggi nessuna risposta è pervenuta. L’inattività e il mancato accreditamento del servizio di emodinamica dell’ospedale “Nostra Signora della Mercede” sta causando gravi problemi di salvaguardia della salute dei cardiopatici i quali, come forma di protesta, hanno avviato lo sciopero dei farmaci salvavita e alcuni anche della fame».

«Può ben comprendere come questo stato di cose rischi di creare un problema sociale difficilmente contenibile se non mediante un provvedimento d’urgenza idoneo a ripristinare il servizio, previo accreditamento. Tutto ciò premesso, chiedo cortesemente che si provveda con la massima urgenza consentita alla trasmissione di tutti gli atti relativi alla procedura di accreditamento del servizio di emodinamica dell’ospedale “Nostra Signora della Mercede” di Lanusei all’indirizzo di posta elettronica certificata».

Si aggravano le condizioni di salute dei cardiopatici ogliastrini in protesta.

Dopo due settimane di sciopero della fame e dei farmaci salvavita, i manifestanti stanno dando i primi e preoccupanti segni di cedimento fisico.

Dalle corsie del reparto di cardiologia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, però, i membri dellassociazione Amici del cuore, fanno sapere di non avere nessuna intenzione di mollare, nonostante il malessere e il silenzio da parte della politica regionale, chiamata anche ieri in causa da Francesco Doneddu ( alla guida dei cardiopatici ogliastrini), che ha richiesto un intervento definitivo al presidente Solinas e all’assessore Nieddu. Intervento che ancora non c’è stato.

Finché non verrà aperto il reparto di Emodinamica e finché il diritto alla salute degli ogliastrini non verrà garantito, loro – fanno sapere – continueranno a scioperare.

Foto di Bruno Piras