Rosanna Serra, la direttrice di una casa di riposo nuorese condannata a 5 anni, nel 2018, per abbandono di incapaci con conseguente morte di un anziano, accusata anche di un altro reato.

Riporta la notizia L’Unione Sarda.

Dopo il dissequestro della casa di riposo, quando la Serra era tornata a dirigerla dopo la gestione giudiziale (in seguito all’inchiesta affidata dal Tribunale a Maria Eugenia Cosseddu), si era infatti lamentata di non aver ricevuto i documenti per accedere amministrativamente alla struttura e le credenziali del conto bancario e aveva presentato querela ai carabinieri. Dopo che le accuse per l’amministratore giudiziale sono state archiviate, è stata la stessa Serra a essere accusata di calunnia.

Maria Eugenia Cosseddu si è costituita parte civile.

“Oggi abbiamo ripreso con un’attività che per un po’ di anni avevamo interrotto: la formazione dei liceali di Lanusei” si legge scritto sul profilo social dell’associazione Ogliastra InForma.

“Ritornare tra i banchi di scuola è stato per noi super emozionante: grazie alle lezioni tenute al liceo negli anni abbiamo conosciuto un sacco di persone, tantissimi giovani volontari hanno riempito di allegria i nostri spazi, e molti di loro non se ne sono mai totalmente andati. Gli studenti e le studentesse del Leonardo da Vinci sono stati coloro che ci hanno permesso – grazie a una raccolta fondi – di acquistare le nostre primissime divise di rappresentanza, sono stati un sostegno immenso durante i nostri primi anni di attività, quando ancora eravamo in fase di costruzione. Abbiamo deciso di ricominciare a parlare di noi, di disabilità, di volontariato e di Ogliastra Informa perché è importante, sia per i giovani che per noi, perché l’inclusione non può non passare anche per i banchi di scuola. La gioia più grande è stata individuare la prima, grande differenza con le lezioni tenute anni fa: adesso ci conoscono tutti, quasi quasi ne sanno anche più di noi.”

“Nei prossimi giorni gireremo ogni classe, parleremo con tutti e tutte, cercheremo di raccontarvi la nostra realtà nella speranza che vi affascini talmente tanto da scegliere di venire a trovarci” continuano. “Consegneremo inoltre un questionario, esattamente come abbiamo fatto circa dieci anni fa, per comprendere come la percezione della disabilità e del volontariato siano mutate in questi anni. Vi teniamo aggiornati!”