Iglesias, i Vigili del Fuoco salvano due cani caduti in una cavità.

La squadra di pronto intervento “5A” dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Iglesias è intervenuta questa mattina vicino a un ovile in località San Pietro per soccorrere due cani caduti all’interno di una cavità naturale.

Grazie a una scala i due cani sono stati raggiunti e portati sani e salvi in superficie, per poi essere affidati a una persona che se ne prenderà cura.

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Anche l’amministrazione comunale di Arzana, in collaborazione con il comune di Ilbono, le associazioni Arci e Deina, propone la partecipazione ad un progetto di formazione riservato ai giovani di Arzana e Ilbono intitolato: “Promemoria da Auschwitz“.

A darne notizia, il primo cittadino di Arzana, Marco Melis, tramite i suoi canali social.

“Dieci, tra ragazze e ragazzi di Arzana e dieci di Ilbono, in età compresa tra i diciotto e i venticinque anni, potranno inoltrare domanda di partecipazione a questo interessante progetto. Tra gli obiettivi quello di formare e far conoscere meglio la storia dell’Olocausto, puntando a fare in modo che i giovani formati diventino a loro volta dei divulgatori presso le nostre scuole e i nostri giovani” scrive Melis. “Infatti è prevista la formazione in loco e un viaggio di circa sei giorni a Cracovia e ad Auschwitz. Crediamo e investiamo nel futuro delle nuove generazioni e riteniamo necessaria un’azione della politica per formare coscienze e persone di grande umanità e spirito civile. In questi giorni si parla tanto dei fatti accaduti alla senatrice Liliana Segre e delle varie iniziative intraprese a livello istituzionale, noi vogliamo andare oltre una seduta di consiglio comunale e la semplice attestazione di solidarietà e vicinanza, noi vogliamo puntare a dare un contributo concreto nella formazione dei nostri giovani. Invito i ragazzi a farsi avanti partecipando all’iniziativa che considero importante nella crescita di ognuno di loro. Al termine di questo percorso formativo, chiederò alla senatrice Segre, un incontro assieme ai ragazzi. Sarebbe una grande opportunità di confronto tra generazioni diverse che da un lato hanno vissuto il dramma dell’olocausto e dall’altro vivono oggi il rischio di un ritorno a pratiche che eravamo convinti di averci lasciato alle spalle”.