A Jerzu partiranno domani i corsi dell’Università della Terza Età.

Si inizierà alle ore 16 presso i locali della storica “Casa Demurtas”, con il corso “Sardegna: luoghi e cultura” e a seguire alle 17 con il corso “Territorio ed escursioni”. Quest’anno la gestione dei corsi è stata affidata all’associazione culturale “Calliope”, già contraddistintasi per il proprio apporto culturale al paese. I corsi che partiranno domani ricalcano l’offerta formativa dello scorso anno ma introducono delle novità.

Ci sarà il corso di lettura con la presentazione di un nuovo libro per ogni lezione con tutti gli aneddoti, le curiosità storiche sull’autore e sui luoghi, il corso di musica che inviterà alla scoperta di mondi musicali diversi, dalla musica sacra all’opera, all’operetta e al balletto e al musical, il corso sui beni culturali della Sardegna che spazierà tra cultura e paesaggi della nostra isola, il corso di salute e benessere e i corsi di ballo sardo, di ginnastica e, su richiesta, di ballo moderno. La novità principale di quest’anno sarà l’introduzione dei laboratori. È previsto un laboratorio teatrale con un esito finale al termine dell’anno e diversi laboratori tematici sui tessuti, sul cucito, sui dolci della tradizione e, a ridosso delle festività pasquali, il laboratorio per la realizzazione delle palme secondo l’antico metodo di lavorazione. Verranno inoltre coinvolti anche gli uomini, i ragazzi e i giovani con il laboratorio di arti e mestieri e il moderno laboratorio di linguaggi multimediali con la realizzazione di un cortometraggio attraverso interviste e fotografie delle partecipanti.

Sarà un anno sperimentale, una sfida complessa con tutte le incognite che si prospettano all’inizio di un percorso ma con la certezza che i corsi sono desiderati e attesi da tante persone entusiaste dallo scorso anno. Quest’entusiasmo si è potuto evincere anche dalla giornata di presentazione dell’UTE che si è svolta la settimana scorsa e alla quale ha partecipato anche la rappresentante dei Servizi Sociali del Comune.

È stata un incontro illustrativo dell’intera offerta formativa di quest’anno. Il direttivo di Calliope ha fatto presente che “oltre al suo programma e oltre agli impegni e agli eventi che verranno realizzati nell’anno associativo 2019/2020 vi è anche l’organizzazione e la gestione dell’UTE. L’associazione, quest’anno lavorerà sulla linea della continuità con la speranza di poter realizzare numerosi progetti negli anni a venire”.

Pierpaolo Piras, che ha compiuto da poco 42 anni, oggi vive a San Paolo di Civitate in provincia di Foggia con la moglie Daniela e i due figli Maria Chiara e Sergio Paolo di 11 e 8 anni. Si è trasferito per amore nel 2005 ma è nato e cresciuto a Cagliari, in Sardegna. Nel mese di febbraio scopre di avere un tumore, sviluppato in una delle forme più aggressive e non responsive alle chemioterapie alle quali si è sottoposto in questi ultimi otto mesi.

L’unica prospettiva per Pierpaolo al momento è andare all’estero: l’Ospedale Saint Louis di Parigi e lo Sheba Medical Center di Tel Aviv hanno già dato il loro parere favorevole alla cura con cart-T, l’unica terapia in grado di guarirlo. Questa terapia è purtroppo solo a pagamento e il costo si aggira intorno ai 520.000 dollari.

L’appello di Pierpaolo è diventato quasi virale in Sardegna in pochi giorni sono stati raccolti 130mila euro, ma non bastano. L’uomo ringrazia tutti per la solidarietà dimostrata, si dice stupito del gran numero di persone che hanno contribuito e lancia un messaggio positivo. La malattia è servita per fargli rincontrare persone del suo passato che non «L’obiettivo è ancora distante- spiega Pierpaolo- ma sono sicuro che insieme a voi ci arriveremo». Per chi volesse contribuire questo il link al quale connettersi per fare una donazione.