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I “Luoghi del cuore” del FAI. Ulassai sorride: votato e premiato con 24mila euro il museo dedicato a Maria Lai

Ventisette nuovi progetti e 500.000 euro a disposizione per dare un futuro ai “luoghi del cuore”, cari a chi li ha votati nel 2018 alla nona edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Beni che ricordano quanto variegato e diffuso sia il nostro patrimonio, quanto sia secolare ma anche fragile, quanto sia legato all’ambiente che lo circonda e alle storie delle comunità che vi si identificano.

Nel 2018 oltre 2 milioni di persone hanno segnalato al FAI i propri luoghi più amati e, tra questi, i primi tre classificati riceveranno un contributo economico che li aiuterà a rinascere: il vincitore del censimento con 114.670 voti – il Monte Pisano, con i suoi 1.200 ettari tra i Comuni di Calci e Vicopisano (PI) distrutti dall’incendio del settembre 2018 – si aggiudicherà 55.000 euro, che serviranno all’acquisto di un mezzo forestale, imprescindibile per la manutenzione di percorsi e strade tagliafuoco nell’ampia area naturale.

Al secondo posto il Fiume Oreto a Palermo, inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché utilizzato come discarica a cielo aperto, riceverà 65.000 euro che andranno a favore di un progetto da individuare nell’ambito del Contratto di Fiume. Al terzo classificato con 75.740 voti, l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme (BO), in abbandono da vent’anni, verrà assegnato un contributo di 35.000 euro per un intervento ancora da definire.

Anche la nostra Ogliastra tra i votati e premiati. Per Ulassai 24mila euro in arrivo. Come specifica il sito del FAI, “Il Museo a cielo aperto “Maria Lai” di Ulassai (NU), 33° luogo classificato al censimento 2018 con 11.544 voti è un importante esempio di arte pubblica e sociale, avviato nel 1981 con la performance collettiva “Legarsi alla Montagna”, prima opera di arte relazionale a livello internazionale. Maria Lai (Ulassai 1919 – Cardedu 2013) è stata una delle voci più singolari dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Le opere di Maria Lai e di altri artisti sono disseminate variamente nel centro abitato del piccolo borgo di Ulassai, che conta 1.754 abitanti, mirabilmente integrate e fuse con il territorio e le sue bellezze naturalistiche, con i caratteristici “tacchi” – particolari affioramenti di roccia – calcarei”.

L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo – richiesto dal Comune di Ulassai all’interno di un progetto più ampio, già avviato, di recupero delle opere dell’artista – permetterà il recupero del Muro del groviglio, una delle opere che a causa delle intemperie ha subito un processo di degrado notevole a seguito della caduta di intonaco e infiltrazioni di acqua che stanno provocando l’erosione delle superfici.

Il comitato “Luoghi d’arte, Museo a cielo aperto Ulassai” composto dai cittadini di Ulassai, con il supporto del Comune e dei volontari FAI in Sardegna, si è attivato al censimento 2018 per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di salvaguardia, recupero e valorizzazione delle molte opere che, esposte alle intemperie senza adeguati e tempestivi interventi conservativi, rischiano di venire danneggiate irreparabilmente

 

 

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