Il Trenino Verde – linea turistica della Sardegna – potrà riprendere le corse sul suo antico tracciato vecchio di 130 anni. Approvata qualche tempo fa la proposta di legge che consente alla società dei trasporti extraurbani della Regione, l’Arst, seppur in assenza di titolarità di licenza ferroviaria, di continuare a gestire le reti ferroviarie isolate a scopo turistico, quindi di dare continuità alle tratte Tempio-Palau in Gallura, Sindia-Bosa nel centro Sardegna, Mandas-Sadali nel sud dell’Isola e Arbatax-Gairo in Ogliastra.

Ad annunciarlo, era stato il deputato del M5s, Nando Marino, il primo ad aver presentato alla Camera la proposta di legge per la revisione della normativa datata 2017.

Però si salterà una tappa importante e a far sentire forte e chiara la sua voce è il Sindaco di Ilbono, Andrea Piroddi.

«Oggi, su invito di un amico, a Niala – Ussassai» scrive, accompagnando le sue parole con un video. «Un posto stupendo. Un posto dimenticato da Dio, anzi no, scusate. Un posto dimenticato dalla politica. Dove ho messo di proposito la “p” di politica, minuscola. Come è possibile che il trenino verde debba saltare, destinando a morte certa, Niala?  In pratica arriverà fino a Gairo e poi ripartirà da Seui. E Ussassai? Con il suo bellissimo parco? Se la Sardegna vuol salvarsi e crescere, deve salvare Ussassai. Solo salvando Ussassai potremmo sperare di avere un futuro come Sardegna».

«Siamo lieti di comunicarvi che grazie al Comune di Bari Sardo, al Gruppo Archeologico Bari Sardo-Ogliastra e alla nostra Associazione,» scrive Agugliastra sulla sua pagina social «sotto la supervisione della Soprintendenza Sassari e Nuoro, da oggi è possibile apprezzare la nuova cartellonistica presso il Nuraghe Sellersu, a sostituzione della precedente che è stata vandalizzata nel corso degli anni».

Buone nuove, quindi, per il maestoso nuraghe “Sellersu” che svetta nel territorio di Bari Sardo, sull’altipiano di Teccu, dominando la baia di Cea.

«Il sito archeologico,» continua il post «a seguito del progetto Adotta un Nuraghe svolto qua nel 2014, è divenuto probabilmente il monumento non gestito più visitato del territorio.

Siamo particolarmente fieri di questo e auspichiamo che altre iniziative proseguano nella direzione di rendere accessibile e fruibile il nostro enorme patrimonio storico e archeologico».

FOTO PROFILO SOCIAL AGUGLIASTRA