Ilbono, con delibera di consiglio comunale 21 del 18 giugno 2019, è stata deliberata l’applicazione dell’avanzo.

«L’avanzo di bilancio del 2018, in altre parole i risparmi accumulati, è pari a 377 mila euro circa» spiega il primo cittadino, Andrea Piroddi.

In accordo con l’Ufficio tecnico comunale, saranno numerosi i lavori che entro il 2019 dovranno essere appaltati e giudicati.

100mila euro per interventi – arredi e videosorveglianza – per il completamento della casa museo “Sa Domu e is Ducus”. Quasi 75mila euro per lavori di efficientamento energetico al Centro di Aggregazione sociale (sostituzione impianto di riscaldamento/condizionamento e manutenzione dello stabile). 34mila euro per ultimazione dei lavori – tra le altre cose, asfalto lungo la pista – ad Ulestri inerenti la pista di running. Quasi 109mila euro per ultimazione dei lavori legati alla strada che dalla SS per Tortolì conduce al depuratore. Quasi 17mila euro per completamento interventi legati al trasferimento RAS “Civis le vie dell’olio – azioni immateriali (abbellimento del paese con dei nuovi murales legati alla Città dell’olio). 95mila euro per sistemazione – messa in sicurezza e rivisitazione – della Piazza A. Lussu. 50mila euro per Circonvallazione e area PIP. 30mila euro per la valorizzazione di Monte Tarè. 20mila euro per un bando per le imprese agricole di concessione di buoni di cemento. 85mila euro per sistemazioni varie nel centro abitato di Ilbono.

Insomma, una mappa di interventi niente male, che copre l’intero Comune e che mira a far crescere il paese sotto l’insegna della valorizzazione e della sicurezza.

Vitalizi sì, vitalizi no. Vitalizi forse. Eh sì, perché è stata depositata in Consiglio regionale la proposta di legge che prevede il taglio dei vitalizi incassati dai consiglieri in carica fino al 2014. La stessa legge però introdurrebbe un sistema pensionistico su base contributiva per gli attuali consiglieri.

Il testo infatti è diviso in due parti: nella prima parte relativa ai vitalizi il ddl si adegua a quanto stabilito nella legge di bilancio nazionale alla quale le Regioni hanno l’obbligo di attenersi entro il 30 giugno ma la Sardegna è in ritardo e da qui la necessità di portare quanto prima in Aula la proposta e votarla; la seconda parte invece introduce una novità nel sistema sardo e cioè la possibilità per i consiglieri di versare contributi a fini pensionistici, ma una quota (corrispondente ai due terzi, ndr) sarà a carico del Consiglio. Tutto ciò costerebbe al Consiglio regionale 5,7 milioni di euro in 5 anni.

La proposta è stata firmata da tutti i partiti rappresentati in Consiglio ad eccezione del M5s, Riformatori e Leu. Tra i firmatari ci sono anche i Progressisti con Antonio Piu e il Pd con Piero Comandini e Roberto Deriu. Una settimana fa lo stesso consigliere Massimo Zedda (Progressisti) aveva lanciato l’allarme proprio sull’intenzione di reintrodurre i vitalizi per i consiglieri regionali.

La proposta sarà ora analizzata dalla commissione Riforme, dove si potrebbe anche raggiungere un accordo per dividere il testo in due: il primo per il taglio vitalizi, il secondo sulle pensioni.