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L’ADS Basket Tortolì alla ribalta del Playground Adidas Milano

ASD Basket Tortolì

ASD Basket Tortolì

 

«Immaginare l’esperienza dei giorni scorsi, qualche hanno fa, quando io e Agostino Murgia abbiamo preso le redini della guida del Basket Tortolì, era pura utopia. Invece dopo sacrifici, instaurato forti rapporti umani e “professionali”, ci siamo riusciti. Oggi una rappresentativa della nostra piccola realtà può dire di aver partecipato ad un torneo ufficiale Adidas – il PLAYGROUND ADIDAS MILANO -. Ma un grande e doveroso ringraziamento va alla cordata di aziende sarde che hanno sostenuto questa trasferta. Avere la fiducia di imprenditori significa essere riconosciuta serietà e concretezza». Esordisce con queste parole Enzo Ferreri, pochi giorni dopo la bellissima esperienza sportiva vissuta in quel di Milano.

I ragazzi ogliastrini sono stati anche ambasciatori del territorio: sulla t-shirt portavano la scritta “Vivi l’Ogliastra Terra dei Centenari”.

Dopo una tappa a Montecarlo la compagine sportiva è stata a Venaria Reale (TO) dove uno dei coaches del camp “Un Tuffo nel Basket”,  Alessandro Gai, ci ha ospitato per svolgere un allenamento specifico con i ragazzi. Poi tutti alla volta di Milano, pronti per il torneo dove i ragazzi hanno giocato 8 partite con la formula del 3VS3 .

« L’apice è stato raggiunto con l’articolo di Repubblica che sottolineava la presenza della nostra società , la più lontana rispetto alla sede del torneo e la consegna da parte del team organizzatore della targa che premiava il torneo svoltosi lo scorso anno a Santa Maria Navarrese, “In campo con i campioni”. Ci ha colpito molto la frase che accompagnava il riconoscimento: “Per aver contribuito ad innovare il gioco della pallacanestr, rendendolo più spettacolare e motivante per i giovani atleti e atlete della fascia d’età 12/16 anni”. Ciò ci ha reso orgogliosi e ci sprona ad alzare l’asticella. Vogliamo ringraziare i ragazzi: Ale , Chiara , Elias , Brandon , Veronica , Luigi , Giulia e Mauro per averci allietato le giornate e per averci facilitato con senso di responsabilità, l’arduo compito di dirigenti-accompagnatori. Un grazie anche alle famiglie che ci hanno affidato i loro figli e che hanno creduto in questo “avventuroso” progetto» conclude Ferreri.

 

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