Anche quest’anno, come tutti gli anni, Jerzu ha onorato Sant’Antonio da Padova, il santo più stimato e caro alla popolazione jerzese. La festa Sant’Antonio da Padova è infatti quella che suscita maggiore suggestione nella popolazione jerzese che ogni anno ripercorre il cammino in salita che dal paese porta alla chiesetta omonima. Un percorso che si snoda attraverso il verdeggiante bosco e la suggestiva valle dei tacchi calcarei che sovrastano il centro abitato. Il tutto col simulacro sulle spalle, launeddas, cavalieri, a recitare il Santo Rosario in sardo fino all’arrivo alla chiesetta campestre.

Ecco allora che inizia la festa che dura tre giorni, nel corso dei quali si alloggia nella località.

Una festa tradizionale e religiosa, quella di Sant’Antonio, di balli, musica, enogastronomia, tra vino, dolci e piatti tipici. Un giorno in cui l’intera comunità si raccoglie e tutti i pellegrini jerzesi, anche coloro che per svariate ragioni abitano fuori fanno rientro e si riuniscono insieme. La festa si conclude la domenica, giorno della celebrazione solenne nella chiesetta, alla presenza dell’antico simulacro. Si recitano “Is goccius de Sant’Antoni de Padua” e al termine della funzione si distribuisce il pane benedetto. Ogni anno la festa è organizzata da un comitato che ha il compito di organizzare la festa e che fa riferimento al parroco. I bravissimi ragazzi del comitato quest’anno, oltre ad aver organizzato la festa, hanno portato in spalle il simulacro e hanno distribuito i prodotti tipici della tradizione jerzese nella “casa degli obrieri” posta accanto alla chiesetta.

In passato a Jerzu, la devozione al santo padovano (di origini portoghesi), determinò la costituzione di un’azienda agricola che al tempo forniva latte e altri prodotti agricoli nei giorni della festa ai pellegrini.

Quella di Sant’Antonio ora sta diventando un appuntamento immancabile per tutti coloro che vogliono stare insieme in onore del santo o magari per senso di comunità e partecipazione o semplicemente per stare insieme, condividendo una giornata diversa tra le verdi vallate dei tacchi.

Il centenario Zio Michelino Scudu è celebre per il suo grande senso civico.

In questa foto – di Elisabetta Zuddas –, è stato immortalato presso i seggi elettorali di Villagrande.

“Da #Villagrande, zio Michelino Scudu che con le sue 100 primavere non rinuncia al voto”, questa la didascalia.