«Non possiamo accettare supinamente un altro depauperamento della sanità ogliastrina. È inconcepibile che, per l’ennesima volta, il nostro presidio ospedaliero sia oggetto di un feroce ridimensionamento».
Così ieri Salvatore Corrias, Consigliere regionale del Partito Democratico della circoscrizione Ogliastra, rispetto alla chiusura – ormai ufficiale – del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei.
Hanno fatto seguito alla nota firmata a questo proposito congiuntamente del PO dott. Ferdinando Angelantoni e del Direttore ASSL di Lanusei dott. Andrea Marras, polemiche e prese di posizione da parte del mondo della politica, delle istituzioni e da parte di tanti privati cittadini, che si sono dati appuntamento stamane per protestare e mobilitarsi dinnanzi all’ingresso del nosocomio lanuseino.
«Gli effetti della “nefasta” deforma sanitaria e della rete ospedaliera si stanno materializzano, come sempre anticipato dai cittadini e non dalle istituzioni territoriali (non tutte ma quasi) ed hanno come effetto dirompente ed immediato il venir meno dei servizi ospedalieri, dei servizi sanitari nel territorio difronte all’evidente incapacità di far fronte alle emergenze, anche di personale, che mai dovrebbero avverarsi nei servizi essenziali – ha affermato l’avocato Gianni Carrus, portavoce del comitato “Giù le mani dall’Ogliastra” – Le responsabilità personali e politiche sono evidente. Intervenga con urgenza ed immediatezza l’Assessore Regionale alla Sanità, con atti propri e precettivi, onde scongiurare la chiusura del reparto di ortopedia dell’Ospedale di Lanusei. Apra un confronto serio con il territorio è non solo con le “cd Istituzioni” che parta da alcuni punti fermi e non negoziabili per l’Ogliastra: ASL autonoma nella nostra terra e riforma della rete ospedaliera che riconosca il primo livello all’ospedale ogliastrino».
Il messaggio che da ieri sera circola sui social è chiarissimo: «Chiusura del reparto di ortopedia di Lanusei: per chi non ci sta, per chi vuole difendere un diritto. Mobilitiamoci! Oggi alle 12 tutti di fronte all’ospedale di Lanusei e dell’Ogliastra!».