Una tavolata imbandita in modo semplice con pane, olio e sale ha accolto più di sessanta partecipanti del secondo incontro di “Aggiungi un posto a tavola” tenutosi sabato 13 aprile alle 19:15 presso la sede dell’Università della terza età in via Umberto. 

Il centro della serata è stata L’ESSENZIALITÀ. “Ciascuno di noi ha il suo personalissimo e intimissimo valore segreto. Quello per cui vale la pena fare qualsiasi cosa, per cui vale la pena vivere. È ciò che ci smuove, è ciò che ci fa alzare dal letto, è ciò che ci fa stringere i denti. Qual è il tuo?”. 

Questo il quesito/esercizio della serata presentato da Paola e Alice; la ricerca della nostra Essenza, dei nostri valori profondi, spesso nascosti da convinzioni fasulle, pregiudizi, o vergogna. per questo si ha l’esigenza di fare spazio dentro di noi, liberandoci da tutti quei condizionamenti che ci impediscono di essere noi stessi.

Ovviamente le metafore culinarie, lette ad alta voce da Alice, anche questa volta hanno avuto un posto d’onore,  riuscendo a catturare l’attenzione dei presenti per tutti i novanta minuti. Per approfondire la ricerca interiore dei propri valori Paola ha proposto una induzione ipnotica di gruppo, alla quale i partecipanti hanno aderito con molto entusiasmo e curiosità. Al termine di essa, e dopo un piccolo feedback dei partecipanti si conclude la serata intorno alla tavolata, in modo amichevole e familiare, condividendo idee, sensazioni, pane, olio e sale… l’essenziale. 

Le Dottoresse ricordano che il prossimo incontro si terrà l’11 maggio alle 19:15 presso la sede dell’Università della terza età in via Umberto a Lanusei. Protagonista dell’evento sarà la “brutta figura”.

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Appuntamento con il benessere? Stasera, 19 e 15, locali dell’Università della Terza Età (ex scuola materna di Via Umberto), di fianco alle ex case Rotonde di Lanusei. Il secondo attesissimo appuntamento di “Aggiungi un posto a tavola” – la serie di incontri organizzati dalle due psicologhe Alice Cuboni e Paola Ferreli – è arrivato. Tema? L’essenzialità.

Le due dottoresse cercheranno, mediante metafore culinarie – che da sempre fanno parte del mondo della psicoterapia –, di sensibilizzare la comunità alla tranquillità interiore.

Quattro incontri – il primo, tema “le parole”, si è tenuto la settimana scorsa – pensati per lo scambio di riflessioni, per la cura di rapporti che creano rete e supporto sociale, per andare incontro a quello che è un processo di crescita necessario al benessere psicofisico.

Novità di stasera: verrà presentato il ricco calendario di tutti gli altri eventi da qui fino alla primavera del 2020.

A chi sono rivolti questi quattro incontri:

a quelli che vogliono un confronto

a quelli che vogliono riflettere

a quelli che amano la compagnia

a quelli che desiderano scoprire nuovi modi per star bene

a chi vuole ascoltare

a chi ha qualcosa da dire

a chi vuole godersi il silenzio

a tutti quelli che desiderano andare più lentamente

a tutti quelli che pensano che ormai sia tardi e i sogni appartengono al passato

a chi non si rassegna ma accetta

a chi è resiliente e a chi vuole diventarlo