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(VIDEO) «Nella vita bisogna osare»: parla Roberto “Massiccione” Zanda e presenta “La vita oltre”, il suo primo libro

La vita oltre – Una storia vera di coraggio e rinascita“. È questo il titolo dell’esordio narrativo di Roberto Zanda, il sessantenne ultramaratoneta sardo che nel gennaio scorso, durante la Yukon Arctic Ultra, una corsa di 480 chilometri tra le nevi canadesi, rimase disperso per 14 ore ad una temperatura di 50 gradi sottozero riuscendo tuttavia a sopravvivere dopo aver camminato a mani e piedi nudi fino alla salvezza.

Scritto da “Massiccione” insieme a Salvatore Vitellino e distribuito dalla casa editrice Baldini + Castoldi, il libro è stato presentato stamattina nella sala del Circolo Unificato del Comando Militare Esercito Sardegna di Cagliari.

 

“Era da tempo che desideravo scrivere un libro sulla mia vita e dopo l’incidente, convinto dalla Baldini + Castoldi e da mia moglie, l’ho fatto”, ha spiegato Zanda, che a seguito della disavventura capitatagli in Canada ha subito l’amputazione delle gambe, della mano destra e di parte di quella sinistra. “In questo volume ho voluto non solo ripercorrere i tragici sviluppi della mia partecipazione alla Yukon Arctic Ultra ma anche offrire una testimonianza che andasse oltre la vicenda e riuscisse a inglobare tutta la mia parabola di uomo e di sportivo”. A breve, questa sua esigenza di raccontare e di raccontarsi porterà “Massiccione” in giro per le scuole e per le aziende della Sardegna, dove, accompagnato dalla motivational coach Angela Tomaino, condividerà la sua esperienza di vita in un ciclo di corsi motivazionali.


“Quello che vorrei lasciare in eredità soprattutto ai ragazzi è un messaggio di coraggio e tenacia – ha aggiunto l’atleta cagliaritano -. Nella vita bisogna anche saper combattere e specialmente osare, un termine che ora si conosce poco”. A lui invece quest’ultimo è un verbo molto familiare: non a caso ad aprile 2019, con le sue protesi ipertecnologiche, Zanda potrebbe tornare a correre nel deserto della Namibia. In bocca al lupo.

 

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