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Forestas, gli operai in protesta donano il sangue davanti al Consiglio Regionale (FOTO)

Ieri i lavoratori di Forestas hanno donato il sangue e Cagliari, davanti al Consiglio Regionale. Una protesta pacifica, la loro, per dimostrare delusione verso l’indifferenza politica regionale. Si dimostrano così stanchi della condizione in cui versano e dei diritti calpestati. I problemi? La Legge Forestale, il precariato dei semestrali, le inesistenti progressioni professionali, i contratti bloccati, gli adeguamenti all’indice IPCA  calcolati solo sui tabellari.

La giornata di donazione è stata organizzata da Sadirs e Confederdia – le principali organizzazioni autonome –, con la collaborazione di Avis Sardegna. Le auto emoteche si sono parcheggiate nella via Roma di Cagliari, vicino al Consiglio regionale.

In seguito alla donazione del sangue, sono stati ricevuti in Consiglio Regionale e hanno avuto l’opportunità di spiegare i problemi di Forestas. Comunque, la giornata si è conclusa in modo molto pacifico – così come era l’intento iniziale –, in collaborazione con l’AVIS.

Tre le dichiarazioni degli organizzatori:

«Questa ennesima manifestazione, ci è parsa il modo più civile per sollecitare una soluzione, a 26 mesi dalla creazione del monstrum giuridico chiamato Forestas. Troviamo assurdo e gravissimo che ancora né il Consiglio Regionale né la Giunta né l’Amministratore Unico abbiano saputo risolvere i problemi contrattuali dell’Agenzia più importante per la Regione».

«Il personale non è nelle condizioni di lavorare come potrebbe e saprebbe, i​ lavoratori sono in perenne contenzioso con l’amministrazione che ormai nega loro persino la dignità del riconoscimento del lavoro svolto: le mansioni superiori (ovvero la negazione delle professionalità presenti tra i quadri, gli impiegati e gli operai di Forestas) sono ormai talmente infiltrate nel sistema, che se dovessero venir meno, crollerebbe tutto. Compresa la campagna Antincendio e intanto arriva il clou del rischio incendi, ​che ci apprestiamo a combattere con le minime dotazioni ​e con la massima preoccupazione ​di sempre, dopo i fattacci della Grecia, ​che dimostrano come con la disorganizzazione non si va da nessuna parte​».

«Riteniamo che Forestas, potendo funzionare a dovere, sarebbe la migliore arma contro gli incendi boschivi: per combatterli non si può che lavorare nella prevenzione e nella preparazione, 360 giorni all’anno, sul territorio. Finora abbiamo assistito ad una sequenza interminabile di improduttivi convegni più o meno scientifici​, ma sul piano organizzativo e gestionale siamo in balia di un sistema contrattuale scandalosamente legato a dinamiche non consone al Pubblico Impiego né alla buona gestione del bene pubblico».

Dopo tre scioperi in un anno, altri due sono programmati entro l’estate – questa volta contro l’abuso delle mansioni superiori.

Sadirs e Confederdia – principali organizzazioni autonome – proseguono quindi con decisione sulla vertenza.

Sotto, la gallery gentilmente concessa da Cristian Mascia:

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 Protesta Forestas 8  

 

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