“Pratzas de Gelisuli”, la prima tappa del calendario di eventi di “Primavera nel Cuore della Sardegna“, anche quest’anno è stato un successo.

Due giorni di musica, buon cibo, folklore ed esposizioni, hanno fatto gravitare nel centro ogliastrino di Girasole migliaia di persone. A impreziosire il weekend un clima stupendo, che ha permesso a tutti di godere appieno dell’evento.

Grande entusiasmo anche per la novità di questa edizione targata 2018: al tradizionale percorso enogastronomico, costituito da ben 33 pratzas, è stato associato un programma culturale che ha avuto molto successo tra i partecipanti alla manifestazione. «Sono stati due giorni caratterizzati dall’allegria e dall’impegno – commentano gli organizzatori soddisfatti – ogni pratza ha aperto con calore il proprio cortile, dimostrando a tutti quanta accoglienza può dare il nostro piccolo centro. Siamo davvero entusiasti della riuscita della manifestazione e come diciamo a Girasole in occasioni di questo tipo: Attrus Annus Mellus!».

Le immagini più belle del weekend girasolese negli scatti della fotografa Nataliya Levitska:

In occasione della manifestazione Pratzas de Gelisuli in programma il 21 e 22 aprile, come prima tappa di “Primavera nel cuore della Sardegna” sarà allestita la mostra: Appallottolamenti: Collettiva d’Arte presso la Scuola Elementare Cesare Battisti di Girasole.

La mostra è stata organizzata dalle artiste Olimpia Venusia Rubiu e Luisa Martina Rossana Cabiddu.

«L’arte è spontaneità, immaginazione, ricerca creativa,- raccontano le organizzatrici-  talvolta disillude le aspettative e alle volte sbalordisce per la sua semplicità. I temi sono innumerevoli, disparati e l’artista conscio delle sue potenzialità si arma dei propri e come un bambino gioca.»

«Si gioca, con inconscia naturalezza , con fresca espressione interiore, con umoristici personaggi fantastici con realtà intellettualmente individuali . Il gioco è sempre stato il simbolo del’unione e con esso il disegno, primordiale espressione dell’essere. La mostra si lancia come biennale e con il titolo Appallottolamenti, nome nato con tono umoristico, vuol rappresentare un incontro di menti diverse mosse energicamente dallo stesso trionfo che è l’arte.»

«La mostra, seria al punto giusto,- proseguono le curatrici-  si propone come la dinamicità degli scarabei stercorari al lavoro che decodificano il mondo di oggi e che dal semplice, dall’impensabile ma non banale, porgono le basi per un’arte che ricerca nuovi stimoli e nuove energie mentali.»

«All’interno della sala sono stati lasciati volutamente degli spazi espositivi con i lavori artistici dei bambini, come a sottolienare il passato e il presente, il futuro di ogni artista. L’arte è un muscolo che va continuamente esercitato , scavato sino a ridurlo al suo stato più puro, senza temi imposti. Io sono stato, io sono, io sarò.»

Espongono: Adele Margherita Canova, Luisa Martina Rossana Cabiddu, Domenico Marongiu, Nena Fenu, Olimpia Venusia Rubiu, Rinaldo Contini, Pietro Migali.

Installazioni artistiche: Silvia Capiluppi.

Fotografi : Giovanna Pirellas, Angelo Frigerio, Anna Piroddi, Fabrizio Piroddi.