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Terra Lìbera: il gioco da tavolo che racconta la storia della Sardegna. Più di un Risiko in salsa sarda

Karalis, Gerrei, Campidanu, Marmilla, Marghine al posto del Quebec o Kamchatka. Piccoli nuraghi colorati al posto dei carri armati. Terra Lìbera è la risposta sarda al Risiko, anche se questo è fin troppo riduttivo. Non si tratta semplicemente di annientare gli avversari, ma di una vera e propria riproduzione in scatola di un esperimento sociale. L’obiettivo del gioco è infatti cercare di far progredire la civiltà sarda, affrancandosi dagli invasori, liberandosi dalle schiavitù e accumulando risorse per accrescere la popolazione garantendogli prosperità e ricchezza.

Come in tutti i giochi da tavolo, c’è un tabellone, in questo caso in simil-pelle, nel quale è incisa la cartina della Sardegna con i vari territori, delle pedine a forma di piccoli nuraghi, e un mazzo di carte attraverso le quali i giocatori, fino a un massimo di quattro, ricevono le istruzioni da seguire per il raggiungimento di determinati obiettivi socio-economici. Il regolamento è scritto in sardo e in italiano.

«L’idea di un gioco da tavolo che ruoti intorno alla storia della Sardegna è nata dalla mia passione per la cultura sarda e per i giochi da tavolo -spiega il suo ideatore Giorgio Scanu– Unendo le due cose, ho deciso di creare Terra Lìbera. L’obiettivo è quello di stimolare la nascita di un’editoria dei giochi di società in Sardegna, trovando un modo nuovo e divertente per diffondere la nostra cultura». Il gioco si svolge attraverso diverse epoche storiche dell’Isola, da quella nuragica a quella romana, passando per l’età fenicia e punica. Ma Scanu non si ferma qua. Il trentaduenne di Cabras sta già lavorando per portare gli appassionati del genere nell’età giudicale, ed arrivare fino alla storia contemporanea della Sardegna attraverso il gioco.

A finanziare il progetto, almeno nelle sue fasi iniziali, è stata Sardegna Ricerche, attraverso la borsa Generazione Faber grazie alla quale è stato possibile realizzare il primo prototipo. Ora Giorgio ha deciso di dedicarsi anima e corpo al suo progetto, mettendo in vendita la sua creazione che sarà possibile acquistare attraverso la pagina Facebook dedicata.

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