“Quest’idea è nata da un paio di scarpette – racconta Daniele Strano – Giuseppe, infatti, prima di partire per la mia seconda esperienza, mi ha venduto un paio di Fivefingers, le famose scarpe con le dita separate, sapendo della mia brutta esperienza con i ricci marini. A fine estate sono andato a salutarlo e gli ho raccontato del mio viaggio. Dopo poco tempo ci siamo rincontrati e mi ha detto che avrebbe partecipato anche lui a questa avventura, dopo aver visto quanto questa esperienza mi avesse cambiato positivamente di anno in anno.”
E così ieri, dopo esser partiti il 17 giugno dalla spiaggia di Maladroxia (Isola di Sant’Antioco) e aver fatto diverse tappe lungo il percorso, sono arrivati alla spiaggia di Orrì, esattamente presso lo stabilimento balneare Su Stancu di Antonello Moi, che è stato ben lieto di ospitarli. Daniele e Giuseppe, però, non si sono trattenuti a lungo: oggi per loro la sveglia ha suonato alle quattro del mattino. La prossima tappa? Se tutto andrà come previsto, i due dovrebbero arrivare presto a Cala Luna.
“Per questa edizione – racconta ancora Daniele – abbiamo scelto di saltare tutte le aree antistanti alle basi militari. Questa decisione deriva sia dalla volontà di tutelare la salute di Giuseppe, che avrebbe dovuto percorrere quei tratti di acqua a nuoto, sia dalla volontà di protestare pacificamente contro le basi militari. Ci spetta una terra e una casa pulita e libera dalla schiavitù militare.”
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