Nuova sede per l’Accademia Ogliastra che, da luglio, sarà operativa a Lotzorai
Dalla prossima stagione l’Accademia Ogliastra avrà come sede Lotzorai. L’ASD Lotzorai e l’Accademia hanno stretto una collaborazione con l’intento di creare nel nuovissimo centro sportivo un progetto, grazie anche alla collaborazione del Cagliari Calcio. Primo appuntamento il Camp Cagliari che si
Dalla prossima stagione l’Accademia Ogliastra avrà come sede Lotzorai. L’ASD Lotzorai e l’Accademia hanno stretto una collaborazione con l’intento di creare nel nuovissimo centro sportivo un progetto, grazie anche alla collaborazione del Cagliari Calcio. Primo appuntamento il Camp Cagliari che si terrà a luglio, esattamente dal 18 al 24.
Un evento importante che aprirebbe la strada all’organizzazione di eventi simili e sempre più frequenti, con l’Ogliastra sempre più protagonista e messa in risalto.
“La stagione è finita – afferma Elmar Ligurgo -, ci siamo salvati con i Giovanissimi Regionali sotto età; al Torneo Internazionale Selis siamo arrivati quarti nel girone, ma come è noto è un torneo al quale si partecipa per la bellissima esperienza che regala ai ragazzi. Bilancio? Quando i ragazzi si divertono è sempre positivo, le vittorie sono importanti ma vengono sempre dopo il primo obiettivo che è la crescita a 360 gradi. Ora il prossimo appuntamento è il Camp Cagliari a Lotzorai, un’occasione di crescita per tutti i ragazzi che vi parteciperanno.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo sapevate? L’opera la “madre dell’ucciso” di Ciusa è ispirata ad un tragico episodio realmente accaduto
Un dramma talmente forte da segnare l'animo di Ciusa, che circa vent'anni dopo avrebbe realizzato la suggestiva opera la "madre dell'ucciso".
La famosa statua “la madre dell’ucciso”, dell’artista nuorese Francesco Ciusa, che venne esposta il 25 aprile del 1907 alla Biennale di Venezia, dove riscontrò un grande successo, fu ispirata da un tragico episodio.
Infatti l’artista nel luglio del 1897, appena adolescente, fu colpito da una terribile scena nella zona di Tertilo, presso “Funtana de Littu” dove era stato assassinato un uomo.
Lo scultore, si era recato nel luogo del delitto dopo che si era sparsa la voce nel capoluogo barbaricino, lì vide una donna “urlante, come ombra nera di malaugurio” che si avvicinava all’uomo prima vita “e poi il suo chiuso silenzio accanto al cadavere”. Era la madre del giovane assassinato.
Un dramma talmente forte da segnare l’animo di Ciusa, che circa vent’anni dopo avrebbe realizzato la suggestiva opera la “madre dell’ucciso”.
A svelare il fatto che ispirò la scultura, fu lo scrittore Remo Branca, raccogliendo la testimonianza dell’artista nuorese durante una passeggiata, negli anni ’30, nella stessa fontana dove accade l’omicidio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA