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L’allevamento della capra sarda in Ogliastra e la scommessa di Matteo che ha fondato un’azienda casearia a Baunei

Capre

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L’ultima nata è “Crabas”, un’azienda casearia nuova di zecca, che un giovane allevatore di Baunei,  Matteo Cabras, ha fondato basandosi su un sapere antico, quello dell’allevamento della capra sarda nei pascoli delle are interne dell’Ogliastra. Il latte dell sue capre verrà trasformato in formaggio a commercializzato sul mercato.

Su queste  antiche conoscenze si basa l’azione di rilancio economiche delle zone interne supportata in questi ultimi 15 anni dagli studi del centro regionale di ricerca di Bonassai che hanno messo in evidenza i vari aspetti dell’allevamento e delle qualità del latte di questi animali.  Gli ultimi studi, che risalgono al 2016 hanno evidenziato che nella produzione del latte di capra provenienti da  Urzulei, Baunei e Talana, dove le bestie pascolano tra la macchia mediterranea  ci sono livelli altissimi di polifenoli, sostanze dalle spiccate proprietà cardioprotettive, e di vitamina A ed E. Gli si sono poi concretizzati con la richiesta al Ministero e il successivo   riconoscimento della capra sarda primitiva attraverso l’istituzione di un registro anagrafico grazie alla quale i tecnici possono svolgere i controlli. La capra sarda primitiva, è destinata a ripopolare le montagne e a produrre reddito: in tutta l’Isola ci sono  all’incirca 4000 capi , il 90 per cento si trova  nell’ex provincia ogliastrina.

Se si considera che il latte addizionato con i fenoli (di cui il latte dell capre ogliastrine è naturalmente ricco) viene pagato 8 euro al litro allora si capisce bene quali siano i margini di guadagno. Tra i 70 centesimi di euro pagati all’allevatore che versa il latte ai trasformatori e gli 8 euro c’è una bella differenza. E questo deve fare riflettere tantissimo sulla enorme potenzialità. Certo dovremmo trovare la maniera per valorizzarlo e per trovare canali di commercializzazione. Inoltre, anche se ora è più facile,  fare il capraro è comunque un lavoro faticoso.  Non per Matteo, però, che ha scommesso su questo antichissimo mestiere.

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