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Sale la febbre del Giro d’Italia. Venerdì parte da Alghero l’edizione numero cento

Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli, e in tutta l’Isola sale la febbre rosa per il via della centesima edizione del Giro d’Italia. Questa mattina nella Sala Riunioni dell’Assessorato regionale al Turismo di viale Trieste a Cagliari è stata presentata la tre giorni sarda della corsa rosa. A fare gli onori di casa l’assessora Barbara Argiolas, che ha illustrato a grandi linee tutte le iniziative previste per ospitare l’evento sportivo più importante svolto in Sardegna dai tempi dei Mondiali di calcio del 1990.

La Argiolas ha sottolineato l’importanza della kermesse rosa, non soltanto dal punto di vista sportivo: «Il Giro d’Italia è una vetrina per tutta la Sardegna, e si inserisce in una più ampia azione della Regione volta ad un turismo non solo legato alle coste. Un investimento di circa quattro milioni e mezzo di euro, i cui effetti dovranno essere valutati sul medio periodo». Il ritorno d’immagine sembra essere garantito, se si guarda ai numeri della manifestazione. Centonovanta paesi collegati da tutto il mondo, una copertura televisiva della Rai ed Eurosport che nelle tre tappe garantirà non soltanto la possibilità di seguire la corsa, ma anche riprese aeree fatte elicotteri e droni che mostreranno a tutto il mondo le bellezze del territorio.

Le iniziative per accogliere la carovana nei vari comuni si moltiplicano, in particolare ad Alghero, che ospiterà il via della corsa. Il sindaco della cittadina catalana Mario Bruno, presente alla conferenza stampa di questa mattina, ha citato solo alcune delle iniziative che faranno da corollario alla corsa: «La Torre Sulis è colorata di rosa da quasi cento giorni, e lo spettacolo che Alghero offrirà sarà degno di questo evento». Già dal giorno prima del via, cento barche coloreranno il golfo di fronte ad Alghero con un nastro rosa, e non c’è vetrina del centro che non abbia un allestimento in tinta con il colore predominante in città da ormai più di tre mesi». Sempre nella giornata di giovedì, verranno presentate le ventidue squadre che si daranno battaglia per le strade dello Stivale. Nove corridori per ognuna, a parete l’Astana che, già orfana di Fabio Aru, ha deciso di non sostituire Michele Scarponi dopo la sua recente tragica scomparsa e correrà con otto componenti.

C’è attesa anche a Olbia, dove verrà consegnata la prima maglia rosa e che, come Tortolì e Cagliari (le altre città nelle quali sono previsti gli arrivi delle tre tappe), mette in campo una serie di eventi collaterali. Dalle luci rosa con le quali viene illuminata la Basilica di San Simplicio a Olbia, fino alla brandizzazione dell’aeroporto Costa Smeralda. Anche Tortolì si prepara al Giro con una serie di mostre (come l’esposizione fotografica della storia della bicicletta presso l’ex Mercato Civico) e di iniziative come l’esposizione di lenzuola rosa in viale Pirastu e lungo la S.S. 125. Il Girocento farà poi il paio con l’allestimento di stand con le immagini di tutti i centenari ogliastrini. Cagliari ha scelto invece un profilo più basso: l’aeroporto di Elmas è comunque addobbato con centinaia di bandierine rosa per omaggiare l’evento: «In questi giorni la città ha ospitato anche altri eventi (la Sagra di Sant’Efisio e Sardegna in Fiera- per cui al Giro non è stato dato lo stesso risalto dato, ad esempio, da Alghero – ha spiegato l’assessore allo Sport del Comune di Cagliari Yuri Marcialis – D’altronde la partenza del Giro è un evento molto più importante rispetto alla terza tappa, che è in sostanza una tappa di trasferimento. Nonostante questo, lo sviluppo di una viabilità sostenibile con numerose piste ciclabili in città, manifesta l’attenzione dell’amministrazione comunale su questo tema».

Al di là dell’aspetto d’immagine che il Giro rappresenta, è necessario analizzare brevemente le tre tappe che si svolgeranno in Sardegna anche dal punto di vista tecnico.

Tappa 1: Alghero – Olbia Venerdì 5 maggio

Tappa di 206 km. leggermente ondulata, caratterizzata da una lunga sequenza di saliscendi che si sviluppa sulla costa nord dell’isola. Numerosi strappi e saliscendi di cui 3 catalogati GPM a Multeddu, Trinità d’Agultu e San Pantaleo. Quest’ultima asperità si trova a meno di 20 km dall’arrivo. Si tratta di una salita di circa 5 km con alcuni chilometri attorno all’8% e pendenze massime superiori nella prima parte. Finale ancora ondulato fino a Olbia. Ultimi 7 km dentro l’agglomerato urbano. Si percorrono lunghi viali prevalentemente rettilinei e in leggera discesa nella prima parte. Da segnalare un breve tratto di lastricato ai 2 km dall’arrivo. Ultima ampia curva ai 600 metri e rettilineo di arrivo in asfalto di larghezza 8 metri. Traguardo in via Redipuglia.

Tappa 2: Olbia – Tortolì Sabato 6 maggio

Probabilmente la frazione più impegnativa delle tre. Una tappa di 221 km. di mezza montagna quasi interamente nell’entroterra sardo. Si parte da Olbia e la prima frazione si svolge nel Nuorese con numerosi saliscendi e tre lunghe salite. La prima per Bitti e Orune (non catalogata come Gran Premio della Montagna), la seconda più dura verso il centro di Nuoro (GPM) e la terza per scollinare il Passo di Genna Silana (GPM a quota 1002 metri). Dopo Genna Silana il percorso prevede oltre 20 km di discesa molto tecnica. Finale pianeggiante per gli ultimi 10 km con arrivo a Tortolì . Ai 2 km la carreggiata si restringe e attraversa le rotaie del treno per immediatamente dopo svoltare a destra nel rettilineo finale. Rettilineo di arrivo di 1800 metri.

Tappa 3: Tortolì – Cagliari Domenica 7 maggio

Pane per i velocisti nella frazione finale del Giro nell’Isola. Sostanzialmente pianeggiante con lievi ondulazioni lungo l’intero percorso. I primi 90 km circa si snodano sulla strada a scorrimento veloce con da segnalare l’attraversamento di numerose gallerie illuminate. Dopo l’uscita dalla ss.125 si attraversa Villasimius si incontrano alcune brevi salite lungo la strada costiera delle quali Capo Boi, unico GPM di giornata. Segue l’avvicinamento – completamente piatto – a Cagliari che, per la quarta volta nella storia del Giro, sarà arrivo di tappa. Ultimi 10 km perfettamente pianeggianti su strade a carreggiata larga con numerose rotatorie, ma senza curve impegnative. Alla fine dei 148 km, arrivo in via Roma per la prevedibile volata finale.

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