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Il maxi processo a Bancali. Il sindaco Ferreli: “Questa decisione avvilisce un territorio intero, quello dell’Ogliastra”

davide ferreli

La sede  del procedimento penale contro la banda dei portavalori è stata individuata. E non sarà Lanusei. Il maxi processo, infatti, si terrà a Bancali, in un bunker realizzato all’interno del moderno penitenziario sassarese. Un boccone amaro per gli amministratori e gli avvocati ogliastrini, che in questi giorni a più riprese e a vario titolo hanno rivendicato il diritto del territorio ad amministrazione la giustizia.

L’opinione di Davide Ferreli, sindaco di Lanusei, non è tardata ad arrivare. «Io non concordo. Non concordo perché è una prova che il sistema sardo dei tribunali non è adeguato a svolgere all’interno delle proprie strutture tutti i processi, anche quelli più complessi. Come invece dovrebbe essere» sostiene con fermezza Ferreli sui social «Ma allora, a non essere sicuro è tutto sistema dei tribunali, non solo quello di Lanusei. Eppure anche Lanusei, come Sassari, ha anche un carcere. Ma forse ci si dimentica che esistono progetti di investimento, in sicurezza e in strutture, in capo alla procura Generale. Ma sono fermi, ormai da troppo tempo».

«Ci raccontano che anche le strade dell’Ogliastra hanno la loro colpa, ritenute tortuose e troppo pericolose. Eppure, quando si parla di sanità, ai malati ogliastrini si chiede di spostarsi verso altri ospedali su quelle stesse strade, per l’occasione stranamente percorribili» conclude il primo cittadino «La decisione penalizza senz’altro tutto il sistema dei tribunali e delle carceri sarde, ma in modo diretto avvilisce un territorio intero, quello dell’Ogliastra. Un’Ogliastra che non solo perde ogni potenziale beneficio in termini di immagine e di ricaduta economica sul territorio, ma che soprattutto viene privata della possibilità di esercitare un diritto fondamentale: il diritto alla legalità.
Questo spostamento è più grave di quello che appare. Per questo non sono d’accordo».