E’ una situazione che va avanti da 17 anni, ma che ultimamente con il passaggio a un’altra impresa appaltatrice della Telecom è diventata insostenibile: la linea telefonica e l’ADSL sono fuori uso e le aziende della zona ne pagano le spese in termini di disagi, spreco di tempo e soldi.

Mentre in passato, nonostante i disagi, la Telecom riusciva a risolvere il problema, da quando l’ignota ditta appaltatrice è cambiata nessuno è in grado di trovare una soluzione e le risposte del centralino sono sempre le stesse: vi faremo sapere, provvederemo o, addirittura, “signore non sappiamo cosa dirle, sta esagerando con le chiamate”.

Nelle parole di Ugo Zaccarini, amministratore di un noto pastificio con sede nella zona industriale di Tortoli, tanta stanchezza per l’ennesimo disagio che sta colpendo le aziende site in località Baccasara. “Da venerdì per l’ennesima volta siamo senza linea telefonica e ADSL. Tutto questo perché per noi e altre due aziende non esiste un cavidotto per i cavi telefonici per cui TELECOM lascia i cavi volanti e pozzetti aperti alla mercé di ratti, vandali ecc. Sono 17 anni che questa situazione va avanti così, paghiamo la bellezza di €150,00 al mese per avere una rete fissa che gracchia sempre e un ADSL da 20mega ma qui ne arrivano a mala pena 5 se siamo fortunati. L’azienda che ha in appalto i lavori Telecom si rifiuta di fare l’intervento perché non è conveniente e noi continuiamo a stare in questa situazione”

Nonostante i solleciti e la richiesta di aiuto e sostegno al consorzio industriale sembra che non esista una soluzione e questo disagio si aggiunge alla lunga lista di problematiche che già interessano le aziende della zona.

“Siamo abbandonati e in balia degli eventi. Questa è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso già colmo di problemi che interessano le nostre aziende. Stiamo lavorando con grosse difficoltà, siamo veramente stanchi. Quando piove viviamo nel timore degli allagamenti, poi c’è il problema dei furti, dei rifiuti e ora anche questo che si aggiunge a una lista infinita. Abbiamo i pozzetti scoperti, i cavi attorcigliati e arrotolati, è un servizio inaccettabile. L’assenza di linea telefonica rappresenta un enorme problema che ci ruba tempo prezioso e rallenta il nostro lavoro. Chiediamo che la situazione venga risolta al più presto, o saremo costretti a rivolgerci a un avvocato”.

Alla vigilia del 25 aprile, la Sardegna si trova di nuovo a fronteggiare un’improvvisa incursione invernale. Già oggi, sul Gennargentu, è riapparso un leggero manto di fiocchi bianchi, ma domani è previsto un nuovo ritorno della neve sopra gli 800 metri di altitudine. Inoltre, ci saranno anche piogge, che faranno la loro comparsa prima nel settore nord-occidentale e poi, proprio il 25 aprile, nel meridione dell’isola.

Le temperature subiranno un calo di 2-3 gradi, con un’escursione termica significativa: le minime si attesteranno intorno ai 2 gradi, mentre le massime non supereranno i 16 gradi.

Per vedere di nuovo il sole brillare tra le nuvole, bisognerà aspettare fino a sabato 27 aprile, quando tornerà anche un po’ di caldo, con massime che potranno raggiungere i 25 gradi.

Secondo quanto spiegato dall’ufficio meteo dell’Aeronautica Militare, già da oggi la Sardegna è interessata da una circolazione depressionaria che porterà aria fredda di origine artica e un brusco calo delle temperature. A partire dalla serata di oggi, le condizioni meteorologiche andranno ulteriormente a peggiorare, con un aumento della nuvolosità e piogge previste nel settore occidentale dell’isola, soprattutto ad Alghero. È prevista anche qualche nevicata durante la notte, tra i 700 e gli 800 metri di altitudine, mentre le precipitazioni si intensificheranno da domani.

Il cielo rimarrà nuvoloso, con possibilità di piogge soprattutto sulla Sardegna meridionale durante la giornata del 25 aprile, a causa della circolazione depressionaria che causerà un’alternanza di nubi e schiarite, generando instabilità diffusa sull’isola. L’unica significativa variazione avverrà a partire da sabato, con un cambiamento della circolazione atmosferica che diventerà meridionale e l’arrivo dello scirocco, portando una lieve ripresa delle temperature.