Tortolì, il crowfunding al servizio del villaggio nuragico che sorgerà al parco La Sughereta

La cooperativa “Gli ultimi nuragici”, guidata da Andrea Loddo, si è fatta ormai largo nel panorama culturale sardo, facendosi notare per l’originalità delle proposte culturali e la profondità delle riflessioni sul passato della nostra Isola. Tra i progetti della cooperativa
La cooperativa “Gli ultimi nuragici”, guidata da Andrea Loddo, si è fatta ormai largo nel panorama culturale sardo, facendosi notare per l’originalità delle proposte culturali e la profondità delle riflessioni sul passato della nostra Isola.
Tra i progetti della cooperativa uno sicuramente è molto ambizioso e di rilevanza storico-culturale per l’intera comunità: creare un Villaggio Nuragico, una sorta di parco laboratorio e centro studi dove confluiranno ricerche sul tema della civiltà nuragica, con attività che riprendano gli usi, costumi, l’alimentazione, l’arte e le tecniche di costruzione ed il modo di integrarsi alla natura della civiltà che popolava la nostra Isola.
La proposta di Loddo e compagni è stata presa in considerazione dal Comune di Tortolì che al progetto vorrebbe dedicare una porzione ( circa un ettaro) del parco La Sughereta. “L’idea nasce – spiega il presidente della cooperativa Andrea Loddo – con l’intento di fare rivivere alle persone uno squarcio delle nostro passato, creare interesse nella comunità e, soprattutto, nei più piccoli nei confronti dell’archeologia e nella storia della nostra Isola, che si sta rivelando essenziale per la conoscenza di tutto il mondo antico Europeo”.
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Ussassai, concluso il restauro del murale all’ingresso del paese, opera dell’artista Antonio Aregoni

Il murale che accoglie chi entra a Ussassai è tornato a splendere.
Il murale che accoglie chi entra a Ussassai è tornato a splendere. Dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici e al tempo, sono terminati i lavori di restauro dell’opera che da decenni rappresenta uno dei simboli più riconoscibili del paese.
A occuparsi del recupero è stato lo stesso autore originale del murale, Antonio Aregoni, artista che già in passato aveva dato vita all’opera e che oggi ne ha curato personalmente il restauro, restituendole i colori e la forza visiva di un tempo.
L’opera rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per Ussassai: non solo un elemento decorativo, ma un segno di appartenenza, storia e cultura che saluta abitanti e visitatori all’ingresso del paese. Un’opera che torna a raccontare il territorio con orgoglio, grazie all’impegno e alla sensibilità di chi l’ha creata.

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