L’ Avis comunale di Tortolì, presieduta da Luciana Mirai, informa tutti i donatori che mercoledì 4 gennaio  a Tortolì, presso la sede di Via Temo, si terrà una raccolta di sangue.

Chiunque fosse interessato a donare il sangue, potrà recarsi dalle 8 alle 11.30 presso la sede tortoliese. Per donare il sangue è necessario pesare almeno 50 chili, avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e godere di buona salute. E’ consentita, per i donatori, una colazione leggera ( biscotti secchi, the, caffè, succo di frutta).

La presidente e tutti i membri del direttivo colgono anche l’occasione per augurare un buon natale e un felice anno nuovo a tutti i donatori e alle loro famiglie.

Alcuni tra i paesi ogliastrini possono vantare territori molto estesi. Arzana, Lanusei, Villagrande e Loceri, solo per citarne alcuni, possiedono addirittura dei territori nelle zone di Quirra, a confine con la Provincia di Cagliari. Questo fatto ha delle radici profonde, insite in una leggenda che si tramanda ormai da tanti anni.

La nostra storia parla di un principe, il principe del Castello di Quirra, che si trovava completamente isolato dai territori circostanti per mancanza di strade di collegamento. Il reale però, non godeva di grandi virtù estetiche, ma si narra infatti che fosse bruttissimo e che vivesse da solo, relegato nel suo castello.

Invaghitosi di una ragazza, decise quindi di chiedere la sua mano ma la famiglia della fanciulla pose delle condizioni per la celebrazione del matrimonio. Pretendeva infatti che fosse costruita una strada che avrebbe permesso alla ragazza di raggiungere il castello di Quirra in carrozza.

Il principe che si trovava senza manovalanza e quindi impossibilitato ad acconsentire alla richiesta della famiglia della sua amata, non si perse d’animo e chiese collaborazione ai paesi ogliastrini. Alcuni nostri antenati quindi, decisero di lavorare alla costruzione della strada aiutando così il principe a coronare il suo sogno d’amore.

La ragazza arrivò in carrozza al castello e i due poterono finalmente sposarsi. Il principe dopo le nozze, premiò con generosità l’aiuto dei vicini ogliastrini donando loro diversi terreni nelle zone circostanti il suo castello.

La leggenda spiega in questo modo il motivo dei possedimenti di alcuni paesi ogliastrini nei territori di Quirra, quelle che in termine tecnico vengono definite “isole amministrative” e che oggi vengono sfruttate per attività di pastorizia e di agricoltura.