Decima edizione per la “Maratona dei nuraghi” ad Ilbono. La gara, in programma per il prossimo 2 giugno,  si svolge su un percorso di 5 chilometri e 700 metri per i minori di 14 anni e di 9 chilometri  e 200 metri per tutti gli altri, in parte asfaltato e in parte sterrato, che passa accanto a numerosi siti archeologici del territorio ilbonese. Il punto di partenza della gara è previsto nella piazzetta antistante la fonte di monte Tarè, mentre il traguardo è fissato presso il nuraghe Scerì.

Per iscriversi alla gara è necessario compilare l’apposito modulo che potrà essere ritirato presso il Centro di aggregazione sociale. E’ possibile iscriversi alla gara anche lo stesso giorno di svolgimento, presentandosi all’incrocio presso il nuraghe Scerì almeno 30 minuti prima del via, previsto per le 9.  La quota di iscrizione, 10 euro per ciascun atleta, comprende la maglietta o il cappellino oppure lo zainetto con il logo dell’Estate Ilbonese, il pettorale numerato da utilizzare per la gara, l’assistenza medica e il ristoro; tale quota deve obbligatoriamente essere versata al momento della consegna del modulo di iscrizione.

Verranno premiati con coppe e targhe i primi tre classificati, le prime tre classificate, i primi e le prime tre ultracinquantenni, i primi e le prime tre ultraquarantenni, i primi e le prime tre under 18, i primi e le prime tre under 15, i primi tre bambini e le prime tre bambine sotto i dieci anni di età, i primi tre passeggini.

Per informazioni e iscrizioni:

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I suoi ingredienti sono semplicissimi: miele e nocciole. A impreziosire il dolce dei decori realizzati in glassa reale. Ecco la “tumballa”, una ricetta antichissima che trova molte parentele in altrettante preparazioni del Mediterraneo. Oggi vi proponiamo la tumballa di Ovodda, realizzata da Chiara Lai, abilissima maestra pasticcera.

Ma gli antenati della tumballa possono variare da una cultura all’altra e nel corso del tempo pur mantenendo gli stessi ingredienti, miele e nocciole. Ad esempio il “Loukoumades”, un dolce tradizionale presente in diverse culture del mondo classico e successivamente adattato in varie forme e varianti nelle cucine di molte regioni.

Ateneo da Naucrati menziona dolci simili nelle opere del teatro greco e, il nome che usa Chiara Lai per denominare il dolce è citato nelle ricette del cuoco ottocentesco Giovanni Vialardi di Casa Savoia, ma la preparazione è molto molto antica. La tumballa insomma ha mantenuto la sua popolarità attraverso i secoli, anche se con diverse variazioni e adattamenti.

Fonte Storia della cucina di Sardegna.