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“Vogliamo un ospedale di primo livello”. I sindaci ogliastrini dichiarano guerra alla Regione

Davide Ferreli

Davide Ferreli

La riorganizzazione della rete ospedaliera della Sardegna è stata rispedita al mittente. In Ogliastra non c’è spazio per un ospedale di base, ciò che il territorio vuole è un presidio di primo livello in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione che risiede in una zona geograficamente estesa e soprattutto mal collegata.

Lo ha deciso la conferenza socio-sanitaria ogliastrina che si è riunita questa mattina a Lanusei nella sede della provincia. Roberto Congiu sindaco di Jerzu, a capo dell’organismo che raggruppa i sindaci del territorio, ha le idee chiare su come portare avanti la battaglia in difesa dell’ospedale di Lanusei.

“Il primo passo – spiega Congiu – è quello di redigere un documento dove si mettano in evidenza le richieste e le esigenze che non sono state recepite dal provvedimento regionale che per certi versi appare contraddittorio”. Maggiore chiarezza e più sostanza è quanto si vuole da Cagliari. Una volta ancora, dopo la vertenza in difesa del Tribunale il fronte dei sindaci è apparso compatto. Nessuna defezione, nessun assente ingiustificato. Anzi, la solidarietà non è mai stata così tangibile come in questo momento.

“Ho chiesto al mio collega Davide Ferreli di interrompere lo sciopero della fame ma ha rifiutato – fa sapere a questo riguardo il presidente Congiu – ma anche noi, come conferenza dei sindaci, nel momento in cui non arriveranno risposte concrete daremmo vita ad altre forme di mobilitazione”.

Anche il sindaco di Lanusei e il suo vice Salvatore Acampora, protagonisti di una drammatica forma di protesta, si sono presentati all’importante appuntamento, ma prima si sono recati al Nostra Signora della mercede per dei controlli. Hanno rifiutato di seguire i consigli dei medici, decidendo di continuare imperterriti nel digiuno.

E lo stesso sta facendo il presidente dell’associazione di pubblica assistenza di Urzulei. “Carissimi cittadini, – si legge in un post sul profilo Facebook- vorrei informarvi che anche io ho deciso di iniziare lo sciopero della fame. Basta con questi politici che non fanno altro che parlare di numeri. Non hanno tempo per parlare, eppure al tempo delle elezioni trovavano! Urzulei dista dall’ospedale un’ora di macchina, non abbiamo il servizio di guardia medica, non abbiamo il medico sull’ambulanza. Noi cittadini paghiamo le tasse e i servizi dobbiamo averli. E’ facile per loro parlare di numeri, a me preme la vita dei miei cittadini, dei miei amici, dei miei familiari, e di tutti quelli che a Urzulei e dintorni sono di passaggio”.

E sempre sul web corre la mobilitazione del presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Lanusei che nei mesi scorsi ha incassato il sostegno nella lotta contro la ventilata soppressione del Tribunale ogliastrino. In questo delicato frangente è al fianco degli amministratori “ – scrive nel suo profilo Gianni Carrus – abbiamo iniziato l’udienza con la lettura e richiesta di allegazione al verbale del documento di solidarietà e condivisione della battaglia a difesa dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Ogliastra. Difendiamo con forza i nostri diritti contro il paventato deserto istituzionale ed economico sociale dell`Ogliastra”.

“I servizi sanitari dell’Ogliastra devono essere tutelati, la riorganizzazione ospedaliera recentemente approvata dalla giunta regionale rischia di minare nel tempo, i servizi indispensabili della sanità in Ogliastra”. E’ il commento del sindaco Massimo Cannas, in relazione al ridimensionamento del Nostra Signora della Mercede a ospedale di base, approvato nonostante il dialogo intenso avvenuto negli scorsi mesi con la Regione. “Siamo vicini al sindaco Ferreli e tutti agli amministratori coinvolti. Domani saremo presenti alla conferenza sociosanitaria che si terrà a Lanusei, per difendere i diritti dei cittadini ogliastrini e sensibilizzare il legislatore a rivedere i programmi in base alle esigenze del nostro territorio.”

 

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