Giovedì 23 aprile prende il via la programmazione del Teatro Fratelli Medas di Guasila.

Tredici eventi divisi in due mini rassegne, “Festival della Cultura Popolare” e “Versi Diversi”, pensate per Guasila e la Trexenta. Si presenta così la stagione teatrale dei Figli d’Arte Medas, la compagnia teatrale guasilese diretta da Gianluca Medas. Teatro, musica, narrazione, poesia ed enogastronomia sono gli elementi principali del cartellone che, dal 23 aprile al 14 dicembre, animerà la programmazione del Teatro Fratelli Medas di Guasila. Primo appuntamento con il “Festival della Cultura Popolare” e la presentazione del libro “Il Volo” di Giampaolo Manca. L’evento, patrocinato dall’associazione Nonsoloavvocati Onlus, si terrà giovedì 23 aprile alle ore 21 e vedrà la partecipazione dell’autore e del giornalista Sandro Angioni, e sarà animato dalle incursioni improvvise del duo comico “Taglia 40” (Annalisa Zedde e Consuelo Melis), dalle letture di Gianluca Medas, dalle canzoni di Mauro Sollai e Emanuela Stara e dalla partecipazione semiseria di Monica Marras, Emanuele Pisano, Francesca Cogoni, Silvia Massacci e Rosanna Argiolas. Al termine, nella sala “Valeria Murgia”, buffet a cura dell’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di Senorbì e degustazione di vini della Cantina Trexenta. Ingresso libero.

FESTIVAL DELLA CULTURA POPOLARE Sette serate per indagare sulle nostre radici identitarie e costruire un itinerario per dare spazio alle diverse espressioni della cultura popolare. Tra gli ospiti, importanti nomi della scena teatrale e musicale isolana: l’attrice e drammaturga Francesca Falchi con il suo “Donne sull’orlo”; il musicista Alberto Sanna e il progetto “Romanzi in miniatura”, presentato con la partecipazione dell’attrice Noemi Medas; la compagnia Tragodia e lo spettacolo in campidanese “Sa domanda”. E ancora, il Coro di voci bianche del Conservatorio di Cagliari, diretto da Enrico Di Maira. Tanti amici, ognuno dei quali porterà un tassello nella creazione del mosaico della cultura popolare isolana.

I PARTNER La programmazione dei Figli d’Arte Medas si avvale di importanti collaborazioni con realtà istituzionali e private dell’Isola. Oltre alla Regione Sardegna e al Comune di Guasila, partecipano attivamente al progetto l’agenzia Laore, il Gal SGT, Itinerando Trexenta, l’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di Senorbì, la Cantina Trexenta di Senorbì e la Cantina Gostolai di Oliena.

Nel territorio ogliastrino, più precisamente tra il comune di Osini e quello di Gairo Taquisara, ubicato nella montagna del Taccu, vi è in tutta la sua immensità uno dei siti nuragici meglio conservati di tutta la Sardegna. Parliamo del Nuraghe di Serbissi: tra grotte, tombe dei giganti e tanto altro.

Il complesso nuragico di Serbissi, risalente al XVIII-X a.C., comprende un nuraghe complesso con annesso villaggio, una grotta con due ingressi, due tombe dei giganti e due nuraghi costituiti da una sola torre.
A rendere questo sito più affascinante e suggestivo è la sua struttura maestosa, ancora oggi in ottime condizioni. Il nuraghe è composto da quattro torri: la torre centrale, il mastio, è alta 6,3 metri, mentre le altre tre torri che l’affiancano, sono più piccole. Tutte le torri sono circondate da una cinta muraria.

Intorno alle torri secondarie sono disposte otto capanne di forma circolare. L’accesso alle varie torri avviene da un piccolo cortile.Al di sotto del sito nuragico, sono situate le grotte di Serbissi. Le grotte hanno due entrate: una nel comune di Osini e una nel Comune di Gairo Taquisara, frazione di Gairo Sant’Elena.

Si presume che queste grotte servissero come magazzino per derrate alimentari.Nel fondovalle si trovano due tombe dei giganti. Una è del tipo a filari con stele centinata, oggi purtroppo interrata. L’altra, del tipo a filari di blocchi seguendo la tecnica isodoma, è quasi interamente danneggiata.

Inoltre sono presenti due nuraghi monotorri chiamati Sanu e Orruttu, ubicati nella piana di Troculu, a breve distanza l’uno dall’altro. Insieme a tutti questi lasciti storici dei nostri antenati e le meraviglie che ne conseguono, potrete inoltre ammirare l’incantevole panorama con vista sulla Valle del Pardu.