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Scuola, addio alle pluriclassi di Osini, Loceri e Villanova. L’ira dei Sindaci: “siamo considerati solo dei numeri”

Incontro dei sindaci con Pigliaru in Regione

Sindaci ogliastrini sul piede di guerra: “l’Ogliastra ha le sue specificità, che colpa ne abbiamo se siamo pochi? Al solito veniamo trattati come un territorio di serie B”.

Pluriclassi, addio. IGli studenti delle scuole di Loceri, Osini e Villanova dal prossimo settembre saliranno sugli autobus per frequentare le scuole dei centri più vicini. A nulla è valso l’incontro di ieri in viale Trento a Cagliari. Si sono presentati tutti  i sindaci d’Ogliastra con la fascia tricolore al braccio e, dopo tre ore di attesa, sono stati ricevuti dal governatore Pigliaru e dall’assessore all’Istruzione Claudia Firino.

Un blitz a sorpresa, per affermare il loro deciso no al piano piano di ridimensionamento scolastico che prevede l’azzeramento delle pluriclassi nei tre centri ogliastrini. Inizialmente era prevista la chiusura anche degli istituti di Ussassai e Triei, poi graziati poiché le scuole a loro più vicino distano più di 12 chilometri.

Il no è arrivato forte e chiaro ieri dalla giunta, irremovibile. Il piano di ridimensionamento non si tocca, bensì, è stato approvato  e sarà in vigore dal prossimo anno scolastico. “La Regione non chiude scuole, lo hanno ribadito il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Claudia Firino – Lo abbiamo detto fin dalla campagna elettorale e poi confermato nel programma di governo: le pluriclassi sono un problema grave in Sardegna . In questo caso abbiamo fatto un piccolo passo nella direzione giusta, che è quella di migliorare la qualità dell’insegnamento”.

Hanno promesso di garantire un trasporto scolastico efficiente per queste scuole, un potenziamento dei servizi scolastici e dell’offerta formativa. Ma non c’è nulla da fare e nient’altro da dire. Neanche una proroga di due anni come richiesto dai sindaci: dal prossimo anno scolastico i tre istituti non esisteranno più.

“Sono molto amareggiata – ha commentato il sindaco di Osini, Mariangela Serrau- sono scelte imposte dall’alto, non hanno mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Non sono vicini al nostro territorio, devono capire che l’Ogliastra ha le sue specificità, non può essere considerata come le altre, i problemi qui vanno affrontati diversamente”.

Il sindaco di Loceri, Ivo Deiana, che vedrà chiudersi dal prossimo anno la scuola media perché mancano 4 studenti per raggiungere il limite minimo tuona: “Noi la scuola non la chiudiamo, a costo di assumere insegnanti privati, i nostri studenti resteranno qui. In  questo modo stanno ammazzando un territorio, si parla solo di numeri, noi ovviamente siamo penalizzati: che colpa ne abbiamo se siamo pochi?  Ci stanno trattando al solito  come territorio di serie B, come una riserva indiana. Oggi siamo noi, ma domani a chi toccherà?”

Il sindaco di Lanusei, Davide Ferreli, in qualità di presidente dell’Unione dei Comuni ha aggiunto: “siamo d’accordo con il cambiamento, una scuola migliore per tutti la vorremmo anche noi, ma l’errore sta nell’atteggiamento della regione, nella tempistica, questo piano lo fai quando il territorio è pronto, quando i servizi scolastici sono già migliori, non così, da un giorno ad un altro “.

 

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