Patria Mercedes, Maria Minerva, Antonia Maria Teresa: a loro e a tutte le donne maltrattate, uccise, violate è dedicata la giornata di oggi, 25 novembre, la data di 54 anni fa in cui le tre sorelle persero la vita per mano di alcuni uomini dell’esercito dominicano. E’ in loro memoria che il 25 novembre è stato scelto dalla Nazioni Unite come giorno del ricordo, per far sì che le donne uccise e maltrattate quotidianamente in ogni angolo del mondo dai propri compagni e familiari non vengano dimenticate.
E’ per le sette donne europee che perdono la vita ogni giorno per mano del proprio partner, per le donne uccise ogni giorno in Italia e in ogni angolo del mondo. E’ per le donne che non hanno il coraggio di denunciare, per quelle che l’hanno fatto, per quelle che vivono ogni giorno l’incubo di una violenza senza fine. E’ per tutte loro, perché non abbiano sofferto invano, perché sappiano di non essere sole, perché trovino la forza di ribellarsi.
Secondo l’ultimo Rapporto Eures, nel 2013 in Italia ci sarebbe stata una vittima di femminicidio ogni due giorni. Nello specifico è la violenza domestica ad essere la più diffusa, perché spesso rimane invisibile e non viene denunciata. E’ frequente infatti, che le vittime con il passare del tempo tendono ad accettarla come una realtà dalla quale è impossibile fuggire e che talvolta subentri nella loro mente l’idea che si tratti di una meritata punizione per le proprie mancanze o la paura di non essere capite, credute. Al di là della violenza tra le mura domestiche, sono centinaia le torture alle quali vengono sottoposte donne adulte, ma anche bambine e adolescenti di ogni età. Si stima, infatti, che siano circa 30 milioni le bambine sotto i 15 anni che ancora oggi sono a rischio di mutilazione genitale, mentre 130 milioni di donne e di bambine hanno già subito questa procedura inumana. A livello globale oltre 700 milioni di donne sono state costrette a sposarsi ancora minorenni: 250 milioni di queste non avevano nemmeno 15 anni all’età del matrimonio.
Di fronte a un fenomeno che non accenna a diminuire nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione degli ultimi anni, crescono le risposte, le iniziative, le azioni dimostrative, a partire dalla Campagna organizzata da intitolata “Orange your neighborhood” della durata di 16 giorni, con la quale si invitano i cittadini in tutto il mondo ad esporre il colore arancione nella propria comunità, simbolo della lotta alla violenza di genere, per focalizzare l’attenzione sul tema e discutere misure possibili da adottare a livello locale per tutelare la popolazione femminile.