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La Sardegna piange un’altra vittima dell’uranio impoverito

Muore un altro militare sardo per leucemia. Il Ministero della Difesa  nega il risarcimento

Un’altra vittima dell’uranio impoverito. Si chiamava Luca Iddas, faceva parte del terzo reggimento bersagliere della brigata Sassari. Il militare si era ammalato di leucemia mieloide acuta: è morto un anno fa ma la notizia è trapelata soltanto ieri.  La segnalazione arriva dall’Anavafaf del presidente Falco Accame, associazione che si occupa da anni delle vittime di gravi malattie contratte in servizio.

Due anni fa Luca Iddas, si era rivolto all’associazione per chiedere notizie in merito alla richiesta di risarcimento causa di servizio. Accame gli diede tutte le informazioni necessarie, ma la risposta del ministero della difesa arrivò inaspettata e inaccettabile. La sentenza fu il diniego del risarcimento poichè’il decesso da leucemia mieloide acuta non può riconoscersi dipendente da fatti di servizio’.

Per il Presindente dell’Anavafa,come riporta una sua intervista  all’Ansa:  la legge 308/81 ricorda che i risarcimenti sono comunque dovuti nei casi di tumore in rapida evoluzione, in base a quanto disposto dalla legge 313/68. In secondo luogo perché per molti casi di leucemia sono stati riconosciuti i risarcimenti”. L’Anavafaf protesta anche per i tempi. “Solo a un anno di distanza si è saputo della morte di un altro militare in Sardegna, ammalato di leucemia. I casi di infortunio – denuncia Accame – si vengono a conoscere solo casualmente, mentre in base alle disposizioni a suo tempo impartite dal ministro Spadolini dovrebbero essere resi noti alle Commissioni Difesa della Camera e del Senato”. Per uranio impoverito e altre cause – fa sapere l’Anavafaf – vi sono attualmente oltre 4 mila ammalati e oltre 300 deceduti.
“Il diniego opposto dal Comitato di Verifica per le cause di servizio – conclude Accame – deve essere rivisto. Tra l’altro i risarcimenti non sono dovuti solo nel caso si possa dimostrare un legame meccanicistico tra la malattia e la possibile causa, ma è sufficiente che esista un legame probabilistico e non è affatto necessaria la dimostrabilità vera o presunta della causa di servizio ma, in base alla legge, è sufficiente che sussista la condizione di ‘permanenza in servizio’, certamente esistente nel caso Iddas”.

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