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L’alternativ@ suona la sveglia all’amministrazione comunale bariese

 

A Bari Sardo si assiste ad un difficile momento. L’ultimo consiglio comunale ha dato animo a degli aspri contrasti. Ma l’invalicabile Muro di Berlino lascia spazio ad una fessura in cui è possibile dialogare.

 

I toni duri che hanno interessato il panorama politico europeo in questi giorni non hanno certamente risparmiato la Sardegna e l’Ogliastra. Ora che le distrazioni europee sono finite, i cittadini possono concentrarsi a pieno regime sulle faccende di casa, quelle in cui il segno della politica è più tangibile.

 

Il gruppo consiliare dell’Alternativ@ ha voluto esprimere le proprie distanze da un clima ostracizzante. Volendo porre al centro del loro programma la crescita fattiva in vari termini del paese, gli esponenti dello schieramento hanno ritenuto che occorresse pensare ed agire come se fossero alla maggioranza. Una sorta di governo ombra che possa incentivare la produttività dell’amministrazione locale, accusata di assenza di programmazione, di inoperosità e di mancanza di dialogo. Dialogo che per i giovani Alternativi avrebbe potuto evitare la mazzata della Tares o avrebbe potuto dimezzare, responsabilmente, l’addizionale Irpef, solo per citarne alcune.

 

È così che è stata elaborata una mozione per la regolamentazione delle modalità per l’affidamento dei servizi di importo pari o inferiore a € 100.000.

 

Il gruppo di minoranza è convinto che tale regolamentazione, in uso in vari Comuni anche della Provincia di Nuoro, possa favorire l’efficienza, l’imparzialità e l’efficacia dell’amministrazione pubblica. Deficitari di un elenco di operatori economici interessati all’affidamento di incarichi, si dovrà provvedere alla sua creazione contemporaneamente alla redazione del regolamento.

 

Un regolamentazione sull’istituzione dell’ “Albo dei professionisti a cui affidare incarichi di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudo di importo pari o inferiore a €100.000” è stato presentato dagli Alternativi sotto forma di bozza sviluppatasi in otto articoli. Lo scopo è quello di agevolare il lavoro dell’amministrazione.

 

«Questa proposta- sostiene il gruppo – persegue l’obbiettivo di usufruire, con priorità, dei professionisti già presenti all’interno della pianta organica dell’Ente, in modo da limitare le spese di consulenza esterna.» E aggiunge: «L’adozione della nostra proposta arginerebbe una prassi poco “trasparente” di affidamento degli incarichi, un limite all’eccessiva discrezionalità per far spazio al merito, alla professionalità assieme ad un risparmio per le casse dell’Ente»

 

Un’ulteriore interrogazione è stata presentata il 21 maggio in cui si chiede all’amministrazione una riflessione in merito all’esigenza di eliminare le barriere architettoniche negli spazi pubblici. «Il tutto – sottolineano- dovrà essere valutato entro trenta giorni con una risposta scritta come prevede il regolamento consiliare. La speranza ribadita è quella di poter dare una sveglia e una maggiore responsabilizzazione alla maggioranza comunale.»

 

 

 

 

 

 

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