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Speciale candidati. Intervista a Mara Mascia

Mara Mascia, candidata sindaco

Mara Mascia, candidata sindaco

Mara Mascia, 32enne tortoliese e professionista del settore legale, racconta la sua candidatura a sindaco di Tortolì con la lista civica “Tortolì-Arbatax: punto e a capo”.

 

Cosa l’ha spinta a scendere in campo?

 

Sicuramente la voglia di lavorare per il mio paese e di mettere a disposizione della comunità il mio entusiasmo, le mie competenze e la mia professionalità.

 

Crede che la sua giovane età sarà un limite o un punto di forza?

 

Non capisco come la mia giovane età possa essere un limite, mi spiego meglio: ho 32 anni ma grazie al sostegno della mia famiglia ad oggi ho raggiunto, a mio avviso, importanti traguardi quali la laurea in Giurisprudenza, Diploma di Specializzazione per le professioni legali, abilitazione all’esercizio della professione legale..quindi credo di poter dire che la mia giovane età è una freccia nel mio arco.

 

I tre punti-chiave del vostro programma.

 

Premetto che il nostro cavallo di battaglia è il dialogo che vogliamo instaurare con tutti i cittadini per condividere idee, progetti ed obiettivi. Entrando nello specifico posso dire che tre punti importanti del nostro programma sono:

 

1.Welfare urbano, o per meglio dire decoro urbano vogliamo restituire la città ai cittadini permettendo ad associazioni, comitati ed artisti di utilizzare i beni comunali per evitarne il degrado,  valorizzare il centro storico e riqualificare concretamente le periferie.

 

2. Turismo, il nostro obiettivo è quello di “destagionalizzare” il periodo turistico grazie anche alla creazione di manifestazioni ed eventi così definiti a “costo zero”per l’Amministrazione Comunale che interessino anche fasce di turisti che non vengono di solito considerati: turismo sportivo, turismo culturale, turismo della 3° età e turismo a quattro zampe.

 

3. Nuovo Welfare, rinnovamento delle politiche sociali attraverso un’attenta analisi del contesto sociale economico e sanitario. Vogliamo concretamente volgere il nostro sguardo all’Europa per poter utilizzare i finanziamenti europei mediante idee progettuali innovative. A nostro avviso è importante altresì costruire un territorio solidale anche attraverso la valorizzazione della domiciliarità rispetto al ricovero.

 

Qual è la sua posizione in merito alla questione aeroporto?

 

Parlare oggi della questione aeroporto forse è prematuro. Prima di tutto occorre definire quale sia la migliore gestione delle risorse destinate dalla Regione al Comune di Tortolì anche mediante un confronto diretto con la nuova amministrazione regionale. Bisogna ricordare che parlare di aeroporto implica coinvolgere nella scelta il destino del Consorzio Industriale e di tutti gli operatori che lavorano in questa realtà. Personalmente ritengo sia una nostra priorità. Per quanto attiene invece la viabilità ritengo possa essere utile  potenziare la strada per l’aereoporto e l’ asse industriale per permettere un decongestionamento del traffico sul Viale Arbatax.

 

Cosa pensa del PUC e cosa intende fare?

 

Relativamente al Piano Urbanistico Comunale è bene ricordare che la Regione ha inviato delle osservazioni alle quali bisogna dare delle risposte per poter poi procedere alla redazione di un PUC adatto alla realtà territoriale, a dimensione d’uomo ed in linea con il Piano Paesaggisto Regionale.

 

Come pensate di risollevare il turismo tortoliese?

 

Per quanto concerne il turismo ribadisco il concetto:  “destagionalizzare” la stagione turistica, allungarla e ampliare l’offerta comporta  di per sè un aumento dell’occupazione correlata al settore turistico.

 

Qual è la sua posizione in merito al problema Tares?

 

Tares il nuovo incubo. Spero di poter allegerire il disagio dei cittadini, compresa la mia famiglia, ipotizzando una riduzione per i nuclei familiari nei quali sono presenti figli che studiano fuori,  cittadini ricoverati in strutture o che hanno il domicilio presso parenti che se ne prendono cura. Più in generale si potrebbero prevedere delle riduzioni a favore di tutti coloro i quali sono proprietari di immobili nei quali però concretamente non vivono.

 

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