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Ulassai. Nuovo allestimento del museo. “Maria Lai, Ansia d’ Infinito”

Stazione dell'Arte, Ulassai

Stazione dell’Arte, Ulassai

La Fondazione Stazione dell’arte di Ulassai, Museo di Arte contemporanea dedicato a Maria Lai, organizza un nuovo evento mercoledì 16 aprile 2014 in occasione del primo anniversario della scomparsa dell’artista. Attraverso l’allestimento di un nuovo percorso espositivo, le sale del museo, orfano della sua protagonista da appena un anno, ospiterà la presentazione dell’opera “Maria Lai, Ansia d’ Infinito”, un progetto audiovisivo composto da un libro e due film, e curato da Clarita Di Giovanni. A seguire, “MareMuro, appunti per un dialogo realmeraviglioso”, audio-libro a cura di Giorgio Baratta e Terra Gramsci. Le presentazioni, patrocinate dal Comune di Ulàssai, in collaborazione con la Cineteca Sarda Società Umanitaria, le edizioni Condaghes, Thorn & Sun Communication e Terra Gramsci, avranno inizio dalle 16:00 presso la Fondazione Stazione dell’Arte, strada provinciale numero 11, Ulassai.

PROGRAMMA:

 

ore 16:00 – 18:00 Saluti del Presidente della Fondazione e introduzione ospiti. Presentazione dell’opera monografica ANSIA D’INFINITO un libro due film di Clarita Di Giovanni. Proiezione di un estratto dei film Ansia d’Infinito (2009) e anteprima di Post Scriptum (2013). Il musicista Gavino Murgia accompagnerà il reading di Clara Murtas (Maria Pietra di Salvatore Cambosu). Intervengono (coordinati dal responsabile editoriale Giovanni Manca): Clarita Di Giovanni, autrice dell’opera e regista, Antonello Zanda, Direttore Società Umanitaria-cineteca sarda, Maria Dolores Picciau, giornalista/critica d’arte, Stefano Gramitto Ricci, autore della musica e della fotografia.

 

Ore 18:00 – 18:15 : Coffee Break

 

Con questa iniziativa si intende gettare le basi per un circuito di fruizione della produzione culturale dell’arte contemporanea nella regione e promuovere, presso il più ampio pubblico nazionale e internazionale, un aggiornamento di itinerari, sguardi e narrazioni di una Sardegna insolita, estranea ai luoghi comuni abusati, ma sostenibilmente pronta alle nuove frontiere del turismo culturale. L’opera appena pubblicata, che riscontra l’ottimo gradimento degli addetti ai lavori e degli appassionati d’arte contemporanea, viene presentata nell’ incontro con il pubblico alla Stazione dell’Arte di Ulàssai, luogo fortemente voluto da Maria Lai, ad un anno dalla sua scomparsa, il 16 aprile 2013. E’ una monografia, composta da due film e da un libro, e può considerarsi ad oggi la ricognizione più documentata dell’attività artistica e della figura di Maria Lai. Il testo raccoglie i contributi critici e le testimonianze di chi, a vario titolo, ha condiviso il percorso della sua rivoluzionaria personalità: da Achille Bonito Oliva, a Cristiana Collu, Manuela Gandini, Maria Dolores Picciau, Guido Strazza e Maria Sofia Pisu. Arricchito dalle fotografie di Stefano Gramitto Ricci e con inedite immagini d’archivio, il volume è curato dalla regista Clarita Di Giovanni, che è anche autrice dei due film che completano questa preziosa edizione: il pluripremiato Ansia d’Infinito (52 min.) – «alchimia di materia e di silenzi» – presentato in anteprima con l’artista nel 2009 al Festival del Cinema di Roma (Migliore biografia d’artista e Premio AIAF 2010) e l’inedito Post Scriptum (2013, 45 min.) che raccoglie la lungimirante visione del mondo di Maria Lai con le sue vette poetiche, il suo lirico testamento artistico e la sua ultima testimonianza.

Maria Lai Ansia d’ Infinito. L’opera.  La Sardegna non è solo uno scrigno di influssi, tradizioni e culture mediterranee millenarie, ma attraverso alcuni sui artisti eccellenti, anche luogo dove i tesori della memoria e le radici antichissime producono effetti originali e potenti in grado di dialogare con la modernità e il contemporaneo. Osservare Maria Lai e ascoltarla svolgere il filo del suo credo artistico, contribuisce a svelare un aspetto della produzione culturale sarda nell’arte contemporanea, dove accanto a maestri come lei e Costantino Nivola si possono riconoscere segni e stimoli che, validamente diffusi, varcano i confini nazionali allineandosi alle migliori ricerche artistiche del dopoguerra.

 

Ore 18:15 – 20:00. Presentazione audiolibro MAREMURO, appunti per un dialogo realmeraviglioso, Maria Lai dialoga con Antonio Gramsci; letto e mediato da Giorgio Baratta. Intervengono: Pinuccio Sciola (Artista/scultore), Gianluca Scarpellino (Coordinatore del progetto), Francesco Carta (Presidente di Terra Gramsci), coordina Alessandra Marchi (Segretaria di Terra Gramsci). Clara Murtas legge “ Il topo e la montagna” lettera dal carcere di Antonio Gramsci al figlio Delio.

 

ore 20:00 Break con buffet e incontri con gli ospiti

 

Maremuro. Appunti per un dialogo realmeraviglioso. Maria Lai ci ha lasciati da un anno. Ed ha lasciato a noi tutti il compito gravoso di ricordarla. Ed è questo che faremo: non commemorando una persona scomparsa ma con un incontro di ricordi e di conversazioni. Maria Lai credeva fortemente nel dialogo ed è attraverso questo che a noi pare rendere il migliore omaggio al suo lavoro e alla sua memoria. La presentazione di Maremuro. Appunti per un dialogo realmeraviglioso sarà l’occasione per vedere Maria Lai parlare, immaginare, sognare con lo spirito delle parole di Antonio Gramsci che Giorgio Baratta ha finemente interpretato e riproposto in una forma creativa e rivoluzionaria. L’appuntamento di Ulassai è l’occasione per ascoltarla ancora esprimere, dall’alto della sua semplicità, le basi della sua arte in coincidenza e relazione con l’elogio dell’infanzia e della creatività di Gramsci. Il contesto in cui questo incontro avviene non poteva che essere la Sardegna, dove le loro radici hanno dato slancio e fondamento culturale alle loro opere, senza per questo rinchiuderli in gabbie regionalistiche o di qualsiasi altro genere; anzi, Maremuro rappresenta proprio il punto di partenza da dove guardare e approssimarsi al Mondo grande, terribile e complicato che Gramsci vedeva come lo spazio d’azione del suo pensiero e Maria Lai guardava dall’alto dei suoi fili intrecciati. Due pilastri della cultura, sarda e internazionale, si incontrano qui in un connubio di idee e prospettive che illuminano per modernità e franchezza.

 

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